Sondaggio La Stampa (Indagine Cmr Intesa-Sanpaolo): il 57,3% è incerto se dovesse votare alle prossime elezioni nazionali mentre solo un terzo degli italiani, pari al 34,8% , considera del tutto inammissibile non esercitare il diritto al voto.
Il 25,2% dei nostri connazionali ritiene i partiti tutti uguali, il 10,2% pensa siano inutili, mentre il 17,3% afferma che nessuno di quelli esistenti si avvicina alle sue idee. Siccome la matematica non è un opinione, sommando le precedenti affermazioni si arriva ad un dato sul quale i politici dovranno ben riflettere: il 57,3% degli italiani non si riconosce a pieno in nessu partito o formazione politica. Completano il quadro l’11,7% di elettori sostanzialmente “volatili” che scelgono di volta in volta e gli elettori che s’identificano a pieno o in parte ad un movimento, pari 35,7%.
Interessanti in eugual misura sono le risposte che provengno dal quesito ” Se nelle prossime ore si dovesse votare per le elezioni nazionali, lei cosa farebbe?” In questo caso c’è perfetta simmetria tra chi sicuramente si recherebbe alle urne, e chi sarebbe incerto. In entrambe le ipotesi si raccolgono il 57,3 dei consensi. I cittadini che in nessun motivo andrebbero al seggio sono pari al 15,7%.
Il sondaggio pubblicato dal quotidiano torinese continua e cerca di capire per quali motivi le persone si dichiarano incerte o perchè si asterebbero. La prima motivazione è che i politici non s’interessano dei problemi della gente, opinione condivisa dal 37,4%. Il 25,4% non crede più nel concetto di democrazia, in quanto ritiene che votare è inutile, tanto le cose non cambiano, mentre il 15,2% manifesta completa sfiducia nei partiti. Più indietro le opzioni non capisco nulla di politica (9,3%), la politica è una cosa sporca (8,9%) e lascio fare la politica a chi se ne intende più di me (1,7%).
Il quadro diventa ancor più cupo se si analizzano ulteriori dati. Addirittura il 48,5%, infatti, non si sente neppure vicino a nessuno dei partiti esistenti. Se si stima la vicinanza ( diversa dalla voce “voterebbero”) in testa c’è il Pd con il 43,0%, mentre appaiono molto distanti tutte le altre minoranze.
Sondaggio La Stampa ( Indagine Cmr-Intesa Sanpaolo): la richiesta di una politica nuova
Guardando l’ultimo quesito ci si può rendere conto di come sia forte la richiesta di una politica “nuova” e “altra”, capace di organizzarsi secondo nuovi schemi e di proporre nuovi contenuti. Il 75,0% del campione pensa che la categorie destra/sinista/centro abbiano perso completamente valore, il 71,6% è convinto che per occuparsi della “cosa pubblica” in maniera ottimale serve una preparazione specifica, mentre compie un’autocritica il 69,9% dei cittadini affermando che ci sono anche responsabilità dei cittadini. Infine per il 55,4% la distanza verso la politica è colpa dei partiti, mentre al contrario quasi un italiano su due pensa semplicemente che i politici siano lo specchio del paese.