Rassegna stampa: Prime pagine 20 maggio 2015
Prime pagine mercoledì 20 maggio 2015. Corriere della Sera e Messaggero aprono con la riforma delle pensioni avanzata dal premier Matteo Renzi: “L’ipotesi: fuori a 60 anni con assegno ridotto di un quarto”. La Stampa avverte “sono promesse difficili da mantenere”. Intanto Libero continua la sua battaglia contro le pensioni dorate “Le plusvalenze dei papponi. Un milione per un’ora alla Camera. L’incredibile caso dei radicali Boneschi e Craveri: si sono dimessi subito, han versato contributi per 60mila euro e ne hanno incassati oltre 500mila a testa. Ma il socialista Falco Accame e la rossa Luciana Castellina li battono”.
Repubblica e Fatto Quotidiano si occupano dell’inchiesta calcio scommesse: “Il calcio truccato: patto segreto sulla tv e partite vendute. Scommesse 50 arresti: l’ombra della mafia sulla Lega Pro”. I giornali invocano le dimissioni della classe dirigente del pallone. Il Manifesto titola in prima pagina con l’approvazione della legge sugli ecoreati. Il Giornale parla di una guerra informatica in atto: “L’Italia è bersaglio degli hacker: rubate conversazioni di ministero della Difesa e Forze armate. Si valuta ogni ipotesi: dal terrorismo all’azione di Stati alleati”. Il Tempo accusa il partito di Renzi: “L’affittopoli Pd non conosce vergogna. Oltre agli immobili (ancora morosi) che le sezioni di partito occupano al prezzo di un caffè da 10 anni il Campidoglio paga a un privato la sede di Ostia senza chiedere un euro ai Dem”.