Prime pagine di giovedì 21 maggio. Repubblica, La Stampa e Giornale aprono con l’arresto a Milano di un tunisino che avrebbe partecipato all’attentato del Bardo a Tunisi. Sarebbe arrivato su un barcone. Il suo nome era già nella lista dei sospettati. Il Tempo se la prende con Alfano e Renzi che per molto tempo hanno “negato l’evidenza” sulla presenza di terroristi nei barconi diretti in Italia.
Rassegna stampa: prime pagine giovedì 21 maggio 2015
Il Messaggero intervista il vicepresidente del Csm, Legnini: “Intercettazioni, sì alla riforma. Il consiglio è favorevole al testo delega. Va tutelato in modo più rigoroso il diritto alla riservatezza, senza impedire le indagini”. Il Corriere della Sera intervista invece Alessandro Criscuolo, presidente della Corte costituzionale, l’uomo “che in pochi minuti ha fatto più male a Renzi della minoranza pd in molti mesi”. “Contro di noi troppa cattiveria, spero che il clima si svelenisca- Noi siamo garanti, valutiamo le leggi non i governi”. Il Foglio intervista il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini che commenta la riforma della scuola approvata ieri alla Camera: “La scuola del 6 politico non esiste più”. Libero parla ancora di pensioni d’oro: “I killer frllr pensioni prendono questi vitalizi. Anselmi, Scotti, De Michelis, i ministri che hanno distrutto la previdenza hanno incassato 12 milioni di euro più di quanto versato”.
Rassegna stampa: prime pagine giovedì 21 maggio 2015