Mentana: “Alfano come Gennaro a’ carogna”
Si prevedono nervi tesi fra Enrico Mentana ed Angelino Alfano. Il giornalista, direttore del Tg di La7, avrebbe parificato la figura di Gennaro ‘a carogna, capo ultras dell’Associazione Calcistica Napoli, con quella del Ministro dell’Interno Angelino Alfano. La questione ruota intorno la maglia di Gennaro: ‘Speziale libero’. Sì, l’ultras del Catania che uccise l’agente Raciti anni fa.
Mentana gira intorno a questo punto: ritenere innocente un condannato non è così diverso rispetto all’adunanza di protesta dei parlamentari Pdl, con Alfano in prima fila a guidare il numerosissimo drappello, al Palazzo di Giustizia di Milano. Eravamo nel 2013, c’era ancora il Pdl ed Alfano era il fido braccio destro di Berlusconi.
“Dire ‘Speziale libero’ può essere doloroso per tutti coloro che sanno cos’è successo all’agente Raciti, ma non è di per sé un reato, anche perché chiedere la libertà di una persona che viene condannata o sta per essere condannata non è qualcosa che dovrebbe suonare nuovo neanche al ministro dell’Interno”, sintetizza Mentana che conclude sostenendo come “a volte si può anche manifestare per chiedere la libertà di una persona che si crede innocente”.
Il direttore del Telegiornale si sofferma sulla condanna a 5 anni di Daspo per Gennaro ‘a carogna. Daspo: Divieto di Accedere alle manifestazioni Sportive. “Qual è il reato – si interroga Mentana -, aver parlato con funzionari dello Stato? Perché stava sulla rete di recinzione e l’ha scavalcata? È un po’ troppo”. In certi match, “abbiamo visto scene simili senza misure altrettanto drastiche. O non sarà per la maglietta, di cui si impone che non facciano uso gli altri tifosi questa sera”.
Il parere dell’ex conduttore di Matrix è sottoscritto da decine di persone. Su twitter, infatti, arrivano più cinguettii di soddisfazione per il paragone e per l’iniziativa di Mentana: “Ha sfottuto in diretta Alfano”, viene affermato. Ancora: “Stasera ha bacchettato pesantemente Alfano e Co. che manifestavano per il loro colpevole davanti al tribunale di Milano”. Di più: “Quella foto di Alfano al Palazzo di Giustizia è un macigno”.
Insomma, la rete si schiera col giornalista. Adesso aspettiamo le probabili repliche di Alfano che, sicuramente, non ci starà ad essere paragonato ad un ultras, lui che è titolare del Ministero dell’Interno.