E’ ormai più di un anno che nel centrodestra italiano regna un caos incredibile. Dopo l’ovvio declino di Silvio Berlusconi (e la contestuale ascesa nel Pd di Matteo Renzi), lo schieramento moderato e conservatore continua a brancolare nel buio. L’intervista di oggi rilasciata al Giornale dal Cavaliere va letta in questo senso. Il padre nobile del centrodestra italiano racconta della propria stanchezza e, a sorpresa, non esclude che a succedergli possa essere una donna. “Se il popolo dei moderati scegliesse una donna ne sarei felice. Anche perché così tornerebbero al voto molte donne che oggi colpevolmente disertano le urne”.
Mara Carfagna si schermisce
Chi possa essere la donna in questione per ora non è dato sapere, ma da più parti si vocifera che la fortunata possa essere l’ex ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna. La diretta interessata, intervistata a Sky Tg24, per ora fa orecchie da mercante preferendo parlare di contenuti: “Sulla leadership non c’è in gioco una ambizione personale. Oggi dobbiamo capire se dobbiamo ricostruire il centrodestra, e dobbiamo capire cosa vuole fare Salvini”. Molto ruota infatti attorno al leader della Lega Nord, l’unico tra i profili della destra italiana ad essere in continua ascesa. Peccato che la radicalità dei contenuti proposti dal segretario del Carroccio poco si confaccia al moderatismo. E infatti, puntuale come un acquazzone estivo, il Nuovo centrodestra si smarca e chiede a Berlusconi di fare altrettanto.
Quagliariello: “Berlusconi molli Salvini”
“Silvio Berlusconi non ha alternative. Lo ha capito anche lui. È la scelta obbligata già fatta in Francia da Sarkozy, che ha vinto non a caso prendendo le distanze dalla Le Pen, e da Cameron che non ha mai voluto avere a che fare con Farage”. Lo afferma a Repubblica, Gaetano Quagliariello di Ncd che sulla Liguria dove Fi e Lega hanno stretto un’alleanza elettorale e lo stesso Ncd, aggiunge: “A parte quel caso isolato, noi con la Lega siamo su fronti diversi. Quanto a Forza Italia, l’auspicio è che l’intesa col Carroccio si esaurisca con queste regionali”.
Alla domanda se pensino di confluire in un partito unico, Quagliariello replica: “No. Manterremo la nostra autonomia. Al più costruiremo rapporti federativi perchè l’Italicum impone liste di coalizione. Berlusconi – sottolinea quindi sulla futura leadership – si deve solo convincere che il leader non può più determinarlo lui. Non più per investitura, non mitizziamo le primarie, ma possono essere utili”. Su Angelino Alfano, Quagliariello dice:”Alfano è il leader dell’Ncd. Per la coalizione, ci si misurerà in una libera competizione”.