Sondaggio Datamedia per Il Tempo: trend positivo per PD e M5S, ma metà degli elettori è indecisa o si astiene
Sondaggio Datamedia per Il Tempo: trend positivo per PD e M5S, ma metà degli elettori è indecisa o si astiene
Pubblicato sul quotidiano Il Tempo di mercoledì 7 maggio l’ultimo sondaggio sulle intenzioni di voto alle elezioni europee realizzato da Datamedia prima dello stop imposto dalla legge alla pubblicazione delle rilevazioni. Il dato principale evidenziato dai risultati del sondaggio vede un’ulteriore concentrazione dei consensi verso i partiti maggiori, mentre appaiono in difficoltà le forze politiche meno importanti.
Crescono infatti rispetto alla scorsa settimana sia il Partito Democratico, che raggiunge il 32% (+0,5%), sia a seguire il Movimento 5 Stelle, accreditato del 26% (+0,5%), un dato maggiore di quello ottenuto alle ultime elezioni politiche, mentre Forza Italia rimane invece stabile al 20%. Le altre due liste a superare la soglia di sbarramento nel sondaggio Datamedia sono la Lega Nord, invariata al 5,1% e la lista unitaria NCD-UDC, anch’essa al 5,1% ma in lieve flessione (-0,4%). La lista di Fratelli d’Italia-AN risulta invece a ridosso dell’accesso al Parlamento Europeo al 3,9%. In leggera flessione tutti gli altri, ad iniziare da L’altra Europa con Tsipras, ora al 3,5% (-0,2%) e sempre più in difficoltà, nonché da Scelta Europea-ALDE, che al 2% (-0,2%) si può considerare tagliata fuori dalla possibilità di accedere alla ripartizioni dei seggi nonostante l’alta percentuale di indecisi e astenuti che rende decisivi queste ultime due settimane di campagna elettorale: il 49,8%, circa metà delle elettorato oggi infatti non esprime una preferenza per una lista, un dato comunque in calo del 2,3% rispetto a sette giorni prima.
Infine, continua a decrescere anche della fiducia nel premier Matteo Renzi: secondo il sondaggio Datamedia infatti i giudizi positivi verso il segretario del PD, dopo la flessione di due punti percentuali della scorsa settimana, diminuisce di un altro 1% ed attualmente si attesta al 55%, un dato comunque ancora ampiamente positivo e che attraversa un po’ tutti i partiti, anche se non si riflette direttamente in voti verso il proprio partito.