Unioni civili, dopo il referendum irlandese il PD prova ad accelerare
L’Irlanda fa scuola? Sembra di sì. Dopo il risultato del referendum sui matrimoni gay, che ha visto la vittoria netta del fronte del “sì”, in Italia si torna a discutere della questione. Il tema restano le unioni civili, ma c’è chi è pronto a spingersi oltre.
“Il Partito democratico e il governo intendono concludere la discussione del provvedimento sulle unioni civili al Senato entro l’ estate e poi, nel giro di pochi mesi, arrivare alla approvazione definitiva di una legge che ha recepito istanze diffuse sia nella società che nel Parlamento”. A dirlo è Lorenzo Guerini, vicesegretario PD, intervistato da La Stampa. E aggiunge: “il referendum in Irlanda contribuisce a dare una ulteriore spinta” precisando “dentro un percorso già avviato col ddl Cirinnà”, con unioni declinate sul “modello tedesco”.
Unioni civili, Speranza spinge per nozze gay
Va oltre invece Roberto Speranza, ex capogruppo PD alla Camera intervistato da Repubblica: “Lo sbocco naturale e compiuto della discussione sui diritti delle coppie gay sono i matrimoni egualitari”. E aggiunge: “L’Italia non sia da meno dell’Irlanda”. Per Speranza “il Pd deve essere motore del cambiamento, non restare in una logica di conservazione”. E sottolinea l’urgenza del tema: “il Parlamento dovrebbe mettersi d’ accordo per evitare una terza lettura: deputati e senatori concordino le modifiche, allora si potrebbe davvero avere la legge entro l’ estate”.
Ma a frenare sul tema è Angelino Alfano, leader di NCD: “La nostra posizione è chiara: sì alle unioni civili, sì al riconoscimento dei diritti delle persone con un rafforzamento patrimoniale di questi diritti, no alla equiparazione al matrimonio, no alla reversibilità della pensione, no alle adozioni dei figli”.