Sondaggi Elezioni Europee: per PollWatch2014 non si ferma l’ascesa degli euroscettici
Sondaggi Elezioni Europee: non si ferma l’ascesa degli euroscettici per PollWatch2014
Il 25 maggio si avvicina e a distanza di una settimana l’osservatorio PollWatch2014 pubblica una nuova proiezione, basata sui sondaggi interni sulle intenzioni di voto alle elezioni europee nei 28 Paesi che compongono l’Unione, rispetto alla composizione del prossimo Parlamento Europeo.
In questa previsione il PPE, che candida l’ex presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker alla guida della Commissione Europea, si attesta a 216 seggi (+3), in lieve crescita rispetto alla scorsa settimana e allungando in questa maniera sul PSE del Presidente del Parlamento uscente, che invece arretra a 205 seggi (-3). Il gruppo dei Liberali e Democratici di Guy Verhofstadt è pressoché stabile a 63 seggi (+1), mentre prosegue il trend negativo della Sinistra Europea del greco Alexis Tsipras, che fino a qualche settimana fa ricopriva la terza posizione ed ora ha una proiezioni di 49 seggi (-2). I Verdi guidati da Ska Keller si attestano invece a 41 seggi (-1) e si mettono nuovamente alle spalle i gruppi dei Conservatori e Riformisti, ora a 39 seggi (-3) e trainati soprattutto dalle delegazioni britannica e polacca. Monta sempre di più infine l’onda delle formazioni euroscettiche, con la crescita sia del gruppo Europa della Libertà e della Democrazia, accreditato di 39 seggi (+3), sia degli Indipendenti giunti nella previsione ormai a 99 seggi (+2).
Operando un confronto con la composizione del Parlamento uscente, si evidenzia come la flessione dei popolari rispetto al 2009 potrebbe risultare attorno ai 50 seggi, mentre crescerebbe di circa 20 europarlamentari il gruppo dei Socialisti e Democratici. Sono destinati ad arretrare in maniera significativa sia il gruppo ALDE che nel 2009 ottenne 84 seggi, sia i Verdi che raggiunsero i 55 seggi, così come sarà ridotto di circa 15 seggi il gruppo dei Conservatori (ECR). Destinata ad aumentare è l’influenza della Sinistra, che nel 2009 elesse 35 europarlamentari e crescerà di qualche seggio anche EDF, mentre il vero boom riguarderà i “non collocati” nelle famiglie politiche tradizionali europee, i quali da 27 unità del 2009 si avvicineranno ai cento europarlamentari, insieme da cui potrebbe nascere un nuovo gruppo parlamentare con un ruolo di leadership che pare passa essere assunto dalla francese Marine Le Pen.