Nessun passo avanti. E’ il giudizio dei sindacati della scuola a proposito dell’incontro odierno con il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini. “Valutazione negativa”, è la secca opinione dei sindacati, che confermano le iniziative di sciopero annunciate nei giorni scorsi, perché “Non c’è stata nessuna apertura sul precariato e neppure sui presidi. L’unico spiraglio aperto riguarda la valutazione dei docenti”.
Secondo Francesco Scrima, leader della CISL Scuola, l’incontro col ministro è stato “deludente”, caratterizzato da “una netta chiusura da parte del ministro per quanto riguarda la questione del precariato e la questione delle prerogative dei dirigenti scolastici”. Il tutto nonostante l’apertura sulla presenza di genitori e studenti nel meccanismo di valutazione dei docenti, che pero’ non cambia un giudizio complessivo che “resta assolutamente negativo”. Così, in attesa del dibattito al Senato, “resta confermata la mobilitazione, incluso lo sciopero degli scrutini”.
Giudizio simile da parte di Rino Di Meglio, leader della Gilda degli insegnanti che parla di incontro “di pura cortesia”, sottolineando l’assenza di “possibilità di una mediazione tra il governo e i sindacati”. Di zero “risposte concrete” parla anche Domenico Pantaleo, leader della Flc CGIL, che considera la riforma “inaccettabile ed incostituzionale”, facendo tornare il mondo della scuola pubblica a “un modello autoritario”.
Buona Scuola, il monito del ministro
Da par suo, il ministro Giannini ha ribadito che “il ddl ‘La Buona Scuola’ rappresenta un punto centrale dell’azione di questo Governo”. E ha aggiunto: “l’impianto generale del disegno di legge va salvaguardato nel passaggio al Senato perché autonomia, valutazione e merito per noi restano centrali”.