Il saluto romano? Non è di origine fascista. Parola di Ignazio La Russa. “Il rito del Presente è di origine militare e la sua paternità di certo non appartiene al regime fascista: per la sua suggestiva significatività è da sempre officiato in ogni parte del mondo nelle più varie cerimonie ufficiali di commemorazione dei caduti” scrive il deputato di Fdi, avvocato penalista e difensore dell’ex consigliere provinciale milanese Roberta Capotosti, in un memoriale depositato nel corso dell’udienza preliminare a carico di dieci militanti di estrema destra accusati di apologia del fascismo per aver fatto il saluto romano e la “chiamata del presente” nel corso della commemorazione dell’aprile 2014 di Sergio Ramelli, Enrico Pedenovi e Carlo Borsani a Milano. Roberta Capotosti, secondo La Russa, ha “sollevato il braccio in sintonia con la parola presente nella stessa maniera con cui viene alzato dai militari durante la cerimonia del giuramento, che mai nessuno ha ipotizzato come apologia del fascismo”.