Via libera del Senato nella tarda serata di ieri, tra le proteste del Movimento Cinque Stelle, al dl lavoro su cui il governo ha posto la fiducia. 158 i voti a favore contro i 122 contrari. Il testo su cui si è abbattuta la “forbice” mediatrice di maggioranza e opposizione ritorna lunedì alla Camera dei Deputati per una seconda votazione. Il termine ultimo per la conversione in legge scade il 19 Maggio ma il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, si è detto “fiducioso”. “Ce la faremo” ha dichiarato il Ministro al termine della votazione a Palazzo Madama. Su testo, approvato a larga maggioranza con una prova di forza del premier Renzi, che ha posto la questione di fiducia blindando di fatto il provvedimento, l’esecutivo ha accolto soprattutto le modifiche del Nuovo Centrodestra e di Scelta Civica.
Di 36, invece dei 12 previsti dalla legge Fornero, l’arco dei mesi di validità dei contratti a tempo determinato con e senza causale. 5 le proroghe previste e nuovo tetto per l’uso dei contratti a termine: ogni azienda potrà stipulare rapporti di lavoro a tempo non sforando il limite del 20% dei lavoratori già contrattualizzati a tempo indeterminato. Previsto un periodo transitorio per permettere alle imprese di adeguarsi alla nuova normativa. Via libera alla formazione anche per il settore privato, oltre che per quello pubblico. Possibilità di superare i 36 mesi per i ricercatori e gli enti privati di ricerca in ambito scientifico, purché sussista rapporto di lavoro. Diritto di precedenza alla stabilizzazione dei lavoratori precari, misura questa valida anche per le donne in maternità.
Giro di vite sull’apprendistato. Obbligo per le Regioni di avviare un percorso di formazione entro 45 giorni dalla stipula del contratto di apprendistato e libretto elettronico per i nuovo apprendisti. Reintrodotto, invece, il contratto a tempo indeterminato con tutele progressive: il datore di lavoro potrà recedere dal contratto entro i primi 36 mesi pagando una sola indennità. Nessun obbligo di assunzione, infine, per chi sfora il tetto del 20% di contratti a termine: previsto solo il pagamento di una sanzione amministrativa. Tetto del 20% e nuova disciplina dell’apprendistato per le aziende con più di 50 dipendenti.
Carmela Adinolfi