Aumento di capitale Juventus 2019: importo e dettagli operazione
Pochi giorni fa la Juventus ha comunicato i risultati dell’esercizio 2018/19; ricavi sensibilmente aumentati ma si registrano comunque delle perdite che fanno apparire in peggioramento lo stato di salute dei conti del club che ha dunque comunicato la necessità di un aumento di capitale.
Delude il risultato operativo per l’esercizio 2018/19
Le azioni della Juventus nell’esercizio 2018/19 hanno procurato ricavi per 621,46 milioni di euro al club, un aumento del 23,1% rispetto all’esercizio precedente i cui ricavi si erano fermati poco sotto quota 505 milioni di euro. Tutto bene? Non proprio, infatti, delude abbastanza il risultato operativo che accusa perdite per 15,33 milioni di euro quando nell’esercizio precedente il dato non aveva superato il milione e mezzo di euro.
Le perdite nette per le casse del club si attestano a quota 39,9 milioni e l’indebitamento è salito da 309,8 milioni, di inizio 2019, a 463,6 milioni, fine giugno. Secondo esercizio consecutivo in rosso per i bianconeri dopo tre positivi; si fanno sentire i costi dell’affare Cristiano Ronaldo: i ricavi schizzano a livelli da record per una società italiana ma non sono ancora abbastanza per coprire l’aumento dei costi di gestione (a pesare in particolare la crescita degli stipendi dei tesserati e degli ammortamenti dei cartellini).
La partenza delle italiane in Europa: promossi, bocciati e “rimandati”
Aumento capitale Juventus fino a 300 milioni di euro
A margine della presentazione dei dati relativi all’esercizio 2018/19, la società bianconera ha comunque comunicato un piano di sviluppo quinquennale (termine al 2024) che si pone come obiettivo, oltre al consolidamento economico-finanziario e all’aumento dei ricavi, anche attraverso la maggiore visibilità del brand e il rafforzamento della struttura patrimoniale, naturalmente il mantenimento della competitività sportiva. Per raggiungere questi obiettivi, quindi, si procederà a una ricapitalizzazione di un valore che non potrà superare i 300 milioni di euro da portare a termine entro e non oltre il 30 settembre 2020.