La sonora sconfitta di Raffaella Paita in Liguria ha scoperchiato il vaso di Pandora a sinistra. La diretta interessata, commentando a caldo i dati, si è lanciata in un duro attacco ai danni di Luca Pastorino, lo scissionista che, con una propria lista di sinistra, ha sottratto al Pd quasi il 10% dei consensi.
“La sconfitta era nell’ordine delle cose dopo la divisione a sinistra – ha dichiarato Paita -. Pastorino ha messo in piedi un’operazione cinica che ha regalato la Regione a un uomo di Berlusconi. Pastorino ha fatto un capolavoro politico. Io mi assumo tutte le mie responsabilità, ma il dato politico è eclatante, avremmo vinto senza l’operazione cinica di Pastorino”.
“Fanno peggio della ditta”
La replica del King maker dell’operazione Pastorino, ossia Giuseppe Civati, non si è fatta attendere. L’ex dirigente del Pd, uscito qualche settimana fa dal partito dopo mesi di travaglio, ha risposto alla Paita, alternando ironia e frecciatine. “Fanno #peggiodelladitta e non lo ammettono neppure, dopo avere venduto la ditta agli alieni. Una cosa è certa: se non si fossero candidati Pastorino, Salvatore e Toti avrebbe vinto Paita, è vero. La candidata ha perfettamente ragione. Correre da sola l’avrebbe certamente aiutata. Del resto, i dati assoluti lo confermano: nemmeno sommando i voti delle liste che hanno sostenuto Pastorino e Paita avrebbero superato le liste che sostengono Toti. Quindi questa è l’ultima bugia della campagna più triste della storia” scrive Civati.
“La verità – continua Civati- è che la candidata uscita dalle primarie più controverse e sottovalutate della storia non avrebbe vinto nemmeno se l’avessimo sostenuta tutti quanti noi. E soprattutto gli elettori della sinistra e della società civile che mai l’avrebbero votata, sulla base delle stesse ragioni che l’hanno portata ad essere duramente sconfitta”.
“Renzi è andato a destra e ha perso”
La spiegazione civatiana alla debàcle ligure è presto detta e ruota tutta attorno allo spostamento verso il centrodestra operato dal premier nell’ultimo anno. “Il dato politico fondamentale vale per la Liguria ma anche per altre regioni. I dirigenti del Pd hanno spostato il baricentro a destra facendo vincere la destra vera, non quel pasticcio della sinistra alleato con la destra che ci stanno rifilando da tempo. Se attacchi per mesi la sinistra in tutte le sue forme, non fai solo un favore a Renzi e ai suoi, ma anche a Berlusconi e a Salvini, pure alla Meloni. Lo penso da sempre: tu fai le politiche di Berlusconi, poi arriva uno che ci aggiunge ancora un po’ di demagogia e magari di razzismo e vince. Insegnamento per l’Italicum e per altre furbate di questi mesi”.