L’allarme di Casini: “Fare le riforme o baratro. La palude ingrassa Grillo”
“Le riforme si devono fare. Ed è assurdo che qualcuno non abbia ancora capito che senza riforme la perdita di credibilità dell’Italia e della politica sarebbe totale e definitiva. Qualcuno pensa che Renzi stia mettendo un eccesso di enfasi, forse per ragioni elettorali. Ma ho constatato parlando con la Merkel quanta valenza si dà in Europa al tema delle riforme: il superamento del bicameralismo non è meno importante del pareggio di bilancio”. È quanto afferma, in una intervista al Messaggero, Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc e presidente della commissione Esteri del Senato. “Chi pensa di scherzare con Renzi – avverte Casini – scherza con il fuoco, se il premier si dimette si va a votare, ma soprattutto si va alla catastrofe definitiva. Renzi è l’unico vero antidoto contro lo sfascismo di Grillo e l’antipolitica”.
Alla domanda se sia diventato renziano, Casini replica: “Ho sufficiente esperienza per poter vedere il centrodestra che procede in ordine sparso, Grillo e i rischi del suo populismo e Renzi che ho smesso di vedere come un problema e che considero un’opportunità per l’Italia”. Sulla possibilità che Fi entri nella maggioranza, invece, Casini osserva: “Berlusconi dovrebbe mettersi d’accordo con se stesso, prima che con gli altri”. Sui sindacati, Casini afferma: “Se dobbiamo cambiare noi, la sfida vale ugualmente per il sindacato e le altre parti sociali che sono sempre più autoreferenziali. I fatti dell’Olimpico – fa quindi presente Casini – evidenziano una vera e propria emergenza nazionale: quando lo Stato perde la propria autorità nulla è più possibile”.