Salvini: “Oggi l’Italia di Renzi traballa” e annuncia una nuova Pontida
Matteo Salvini sta ancora festeggiando il risultato di questa ultima tornata elettorale che ha visto la Lega raccogliere un alto numero di consensi, tanto da renderlo – oggi che, per di più, lo schieramento alternativo al Pd è così frammentato e Berlusconi sembra non “risorgere” – il nuovo dominus del centrodestra.
“Oggi l’Italia di Renzi traballa” dice il leader del Carroccio in un’intervista al Corriere della Sera, convinto che la legislatura non arriverà a termine e che il partito del premier abbia subito un brusco colpo con i risultati delle regionali. “In Veneto e in Toscana il Pd ha perso più di un milione di voti, in Liguria si sono scannati a morte, in Campania hanno eletto un ineleggibile e in Umbria se la sono cavata per il rotto della cuffia” , questa la descrizione di Salvini di quelli che il Pd – dopo le dichiarazioni di Debora Serracchiani nella conferenza stampa di ieri – ha invece giudicato come successi che incoraggiano a governare fino al 2018 e a continuare a completare il percorso delle riforme.
Ma l’entusiasmo di Salvini non si ferma con l’esito delle regionali: il segretario leghista si è infatti rallegrato del successo del suo partito nel sud Italia ed ha annunciato dei cambiamenti per il prossimo raduno della Pontida, previsto per il prossimo 21 giugno. “In Puglia ci sono 40mila voti tutti nuovi. In Sicilia ci sono molti Comuni in cui non esistevamo e che oggi sono a doppia cifra. Per questo, la Pontida del prossimo 21 giugno sarà qualcosa di molto diverso dal passato. Il bello del raduno – spiega ancora Salvini – è che noi non toglieremo nulla, ma aggiungeremo: ci saranno nuove bandiere, nuovi colori, nuovi amministratori eletti in tutta Italia. La Lega resta la Lega, ma a Pontida si aprirà un cantiere di lavoro impensabile fino a ieri”.
Ciò a cui, inoltre, tiene molto il leader del Carroccio è che la Lega non venga identificata con la destra estrema: “Venerdì sarò a un convegno di Confindustria, dove metterò la camicia e anche la cravatta. Il tentativo di schiacciarci a destra è ridicolo. Del resto, – aggiunge infine – non saremmo il secondo partito in Toscana o in Liguria se avessimo trasmesso quella fisionomia. Aggiungo che dalle prime analisi dei flussi elettorali, abbiamo strappato parecchi voti ai 5 Stelle e anche al Pd”. Salvini, d’altronde, coltiva un progetto da tempo e sta cercando di costruirne le basi: “Noi saremo l’alternativa a Renzi e alla sinistra”.