Si smorzano le polemiche e gli entusiasmi per un giorno: le più alte cariche dello stato hanno sfilato per i Fori Imperiali e a Piazza Venezia in occasione della Festa della Repubblica, a sessantanove anni dal referendum istituzionale del 2 giugno 1946.
Il primo 2 giugno di Mattarella
Il Presidente della Repubblica, come da tradizione, ha deposto la corona d’alloro all’Altare della Patria, sotto l’ombra del monumento al Milite Ignoto. Scortato dai corazzieri in motocicletta, a bordo della Flaminia presidenziale scoperta, Sergio Mattarella ha raggiunto la parata del 2 giugno, festa a cui ha partecipato per la prima volta. Nel messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa ha voluto rivolgere il suo “pensiero deferente alla memoria dei militari italiani che hanno perso la vita al servizio della Patria. Ieri, nel lungo e travagliato percorso che ha reso l’Italia una nazione libera, democratica e in pace. Oggi, in Paesi attraversati da conflitti e devastazioni, in aiuto a popolazioni sofferenti che nella presenza delle forze armate italiane ritrovano la fiducia nel futuro e la speranza per un mondo migliore”.
La sfilata
Hanno partecipato al corteo 3400 persone, tra militari e civili. Per la prima volta in assoluto hanno sfilato anche gli atleti militari della Repubblica italiana. Tra gli altri, come sempre, si sono succedute tutte le forze armate e dell’ordine – Carabinieri, Esercito, Marina, Aereonautica, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Bersaglieri, polizia, protezione civile e gli altri. Presenti anche i gonfaloni delle regioni e dei comuni, più il settore della sfilata storica e delle organizzazioni internazionali. Lo spettacolo più imponente è stato il passaggio delle Frecce tricolori che hanno sorvolato i cieli sopra il Vittoriano, dopo l’inno nazionale.
Tutte le autorità. Matteo Renzi tra la folla
Hanno accompagnato il Capo dello Stato, le più alte autorità della Repubblica, tra cui il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, il presidente del Senato Piero Grasso e la presidente della Camera Laura Boldrini. Il premier Matteo Renzi, come accade spesso, si è fermato a stringere le mani con qualche persona dietro le transenne dei Fori Imperiali. Come ha fatto anche il sindaco di Roma Ignazio Marino. È stata una giornata rilassante e di silenzio per molte forze politiche, dopo i trambusti del voto regionale di domenica scorsa.