Fraccaro, il grillino che “schifa” Civati
Sarà che sono giorni cruciali per l’approvazione della riforma del Senato e del ddl lavoro, sarà il periodo di piena campagna elettorale, ma i toni che stanno caratterizzando il dibattito politico nelle ultime ore si fanno sempre più alti, e non soltanto sul piano verbale.
Ieri mattina infatti, tra gli ospiti di Tiziana Panella al programma di approfondimento politico Coffeebreak su La7 c’erano il deputato del Pd Pippo Civati e il suo collega del Movimento Cinque Stelle Riccardo Fraccaro. Nel corso di una discussione sui sindacati, Civati ha toccato per un attimo il braccio di Fraccaro, con uno di quei gesti probabilmente inconsci per mezzo dei quali si cerca di attirare l’attenzione dell’interlocutore creando con esso anche un minimo grado di complicità. Un gesto che, almeno all’apparenza, non avrebbe avuto nulla di offensivo o provocatorio. Evidentemente non è stato gradito dal deputato grillino, il quale ha subito provveduto a sfregarsi il braccio proprio nel punto in cui lo aveva toccato Civati, con l’evidente volontà di “pulirsi”, dimostrando in un certo senso che l’estraneità dei grillini alla classe politica si rivela anche attraverso una sorta di muro fisico invalicabile.
C’è da dire che Fraccaro, laureato in giurisprudenza ed eletto in Trentino-Alto Adige, non è nuovo ad episodi più o meno plateali. Il 20 aprile dell’anno scorso, infatti, commentò sul suo blog la ricandidatura di Napolitano alla presidenza della Repubblica come “la morte della democrazia”, con un’imbarazzante accostamento ad “Itler” (scritto così, magari volutamente) il cui anniversario di nascita ricorreva proprio quel giorno. Fraccaro è anche lo stesso che nell’ottobre scorso, durante un dibattito parlamentare chiamò “ladri” i deputati del Pd, molti dei quali abbandonarono l’Aula per protesta.
Il gesto della pulizia del braccio comunque non ha suscitato reazioni significative, né da parte degli interessati (dai cui profili twitter non appare alcun riferimento al fatto accaduto ieri mattina), né dalle rispettive aree politiche, se si eccettua Paolo Cosseddu, membro dell’Assemblea nazionale del Pd, che ha pubblicato sul suo account di Youtube i frammenti in cui il fatto è avvenuto. Chiaramente, quanto accaduto poco dopo al Senato (grillini incatenati e “minacciati” di arresto da parte di Calderoli) ha oscurato quanto accaduto a Coffeebreak, ma il fatto che un gesto di così manifesta ostilità sia stato rivolto al deputato Pd che più ha insistito per trovare una piattaforma di dialogo con il M5S sin dall’inizio della legislatura, è segno inequivocabile di una incondizionata chiusura ad ogni genere di confronto.