Da Santa Margherita Ligure, dove si sta tenendo l’annuale incontro dei Giovani di Confindustria, il presidente dei giovani imprenditori Marco Gay chiede al premier Matteo Renzi che gli industriali vengano coinvolti nella creazione delle politiche per lo sviluppo del Paese.
Gay: “Volontà di sporcarsi le mani”
“Presidente Renzi il confronto aperto e moderno con noi imprenditori è necessario a creare politiche per il Paese. Siamo a disposizione, coinvolgeteci, sfruttateci, per le idee e non solo per le tasse” ha affermato Gay, sostenendo che le imprese sono pronte a “sporcarsi le mani” e ad esercitare una “responsabilità sociale e quindi politica”.
Per fare la propria parte, secondo il leader dei giovani industriali, è necessario che si abbattano le barriere tra impresa e politica perché “la politica è di tutti e ha bisogno del contributo di tutti”. In particolare, Gay parla di un’azione che permetta di “fare politiche e non solo politica”, avvertendo che l’operato del governo va misurato in relazione a ciò che riesce a fare e non sulla base dei “risultati delle elezioni regionali, nemmeno fosse la schedina del campionato, se finisce 4 a 3 invece che 5 a 2”.
“Quello che non diremo più, perché quel tempo è finito è: “lasciateci in pace”” ha, poi, sottolineato Gay, concludendo che “il tempo del “piove governo ladro” è finito”.
Mattarella: “Auspicabile il confronto tra Paese e imprese”
Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo messaggio ai giovani industriali, auspica che ci sia un “confronto fecondo tra imprese e istituzioni” perché “soltanto un impegno condiviso potrà determinare condizioni durature per promuovere sviluppo, piena partecipazione al mondo del lavoro e progresso sociale”.
Il Capo dello Stato ha, infatti, ribadito che “dopo un lungo e sofferto periodo di crisi, con pesanti conseguenze in termini di perdita di capacità produttiva e posti di lavoro, segnali incoraggianti indicano che l’Italia torna a crescere”, e ha tenuto a sottolineare che la crescita economica si accompagna alla “crescita occupazionale”.
Per Mattarella, quindi, è necessaria una “visione ambiziosa di lungo termine per posizionare il nostro paese su un sentiero virtuoso”, definendo come “rilevanti” i temi che verranno che verranno affrontati dai giovani industriali, che spaziano dalla riduzione degli sprechi nella spesa pubblica sino agli investimenti nell’innovazione e nella ricerca.
Salvini: “Mi piacerebbe confrontarmi con voi”
Oltre al presidente Mattarella anche il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, presente all’incontro al contrario del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5S), ha raccolto l’appello al confronto. “Mi piacerebbe iniziare a confrontarmi con voi, con il presidente come con chi è seduto in ultima fila perché non sempre serve stare su posizioni di disaccordo” ha affermato il leader del Carroccio. “Io anti euro come mi lego a Confindustria e ai giovani industriali? Io non sono contro nessuno, è l’euro che è anti Confindustria, anti Italia, anti buon senso” ha, poi, proseguito il numero uno di via Bellerio.
Tra il leghista e la platea dei giovani di viale dell’Astronomia, però, pare non esserci stato un gran feeling. Gli industriali, infatti, hanno ribadito che”il patrimonio immobiliare si svaluterebbe del 30% se non ci fosse più l’Euro”, mentre lo stesso Marco Gay, nella relazione di apertura, pur non citando il Carroccio, ha parlato dell populismo come della “più subdola delle tentazioni e non possiamo farcene scudo”.