Salvini e la gaffe sul gerundio: “Le parole sono importanti” e lo è anche la grammatica. La citazione di Morettiana memoria serve oggi per stigmatizzare l’ennesima gaffe del segretario della Lega Nord Matteo Salvini. Lanciato ormai a gran voce come leader de facto del centro destra che verrà, il segretario leghista non perde di nuovo l’occasione per far parlare di lui più che per i contenuti proposti, per il modo in cui li veicola.
Nella trasmissione Virus di Nicola Porro andata in onda ieri, giovedì 4 giugno, in prime time su Rai Due, Salvini stigmatizza come improprio l’uso del termine “migrante” per riferirsi ai “clandestini”. Secondo Salvini infatti non si può utilizzare un “gerundio” per esprimere la condizione di chi rimane nel nostro Paese per due anni campando “a scrocco del prossimo”. In questo caso si deve parlare di un clandestino, appunto. Per Salvini la parola incriminata sarebbe addirittura un’invenzione della presidente della Camera Laura Boldrini.
Lo scambio di un participio presente, come “migrante”, per un gerundio ha subito generato la reazione ironica del web e gli utenti dei social network non hanno mancato di sottolineare sin dai primi momenti la gaffe, a cui, peraltro, il segretario leghista non è nuovo.
Si va dall’ormai celebre coro da stadio intonato qualche anno fa sulla “puzza che farebbe fuggire anche i cani all’arrivo dei napoletani”, alla definizione come schifosa e vigliacca della decisione di inammissibilità da parte della Corte Costituzionale su alcuni quesiti referendari proposti dalla Lega Nord riguardo la riforma delle pensioni a firma Fornero nel gennaio 2015.
Non si può poi non citare il suo riferimento alla Grecia come un Paese che “ha solo isolette, formaggi e Partenone” a Seriate (BG) nel febbraio 2015 durante la presentazione del suo libro “SALVINI & SALVINI. Il Matteo-Pensiero dall’A alla Z”.
Parlare di questo volume appare quanto mai azzeccato per i fatti “grammaticali” che hanno visto il leader leghista protagonista di queste ore. Sul sito della casa editrice del libro, Mind Edizioni, si sottolinea come nonostante Salvini sia uno dei leader politici più in vista e chiacchierati del momento, “ pochi (soprattutto gli avversari) riescono a capire il significato profondo delle sue affermazioni”. Secondo l’editore il libro rappresenta “Il primo manuale-vocabolario ideato per poter seguire il leghista nei suoi discorsi. E parlare come lui…”.
Silvia Barbieri