Mattarella alla FAO: “Strada lunga, ma bene dimezzamento denutrizione”
Riconoscimento per 72 Paesi aver raggiunto l’obiettivo del dimezzamento del tasso di denutrizione. Mattarella parla di “un risultato imponente che premia gli sforzi fatti”, spiega, aggiungendo “nel 1990 il numero degli affamati superava il miliardo di esseri umani. Oggi, nonostante l’incremento della popolazione, è diminuito in misura rilevante”. In ogni caso per Mattarella la strada da percorrere “rimane lunga”, anche perché “non possiamo dimenticare che 800 milioni di persone vivono nella disperazione”. Parole chiare, quindi, sull’impegno preso per risolvere il grave problema di chi “non ha il cibo per nutrirsi, o non avendone a sufficienza per crescere sani e vivere da uomini liberi”.
Il punto, secondo il Presidente della Repubblica è che “in questo cambio d’epoca siamo chiamati a decisioni davvero storiche. La Terra, se non correggeremo l’inerzia di questi anni, può perdere funzioni vitali”.
Direttore Generale della FAO
A confermare questa tesi è proprio il Direttore Generale della FAO Jose Graziano da Silva che a Milano ha parlato all’Expo in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente.
Il suo è un forte appello per cambiare il modo in cui si produce il cibo, bisogna che “Governi, cittadini, produttori ed investitori” creino un “modo nuovo ed olistico di pensare ed agire” proprio per affrontare l’imponente cambiamento climatico e nutrire una popolazione mondiale in continua crescita.
Punto importante per la FAO perché sebbene sarà necessario un aumento della produzione alimentare per nutrire i due miliardi di persone in più previste per il 2050, c’è bisogno di rispondere alla tematica dell’accesso al cibo, dato che se da un lato cibo per tutti ce n’è, dall’altro non tutti riescono a nutrirsi. Secondo la FAO il problema da risolvere è legato principalmente nel dare accesso al cibo alle famiglie povere che non hanno risorse per nutrirsi.
Nelle dichiarazioni di Mattarella c’è piena sintonia con quanto dichiarato da Graziano da Silva “soltanto contribuendo a migliorare le condizioni di vota di chi oggi fugge da guerre, persecuzioni o carestie sarà possibile contenere le dimensioni di un problema epocale, e con il quale dovremo vivere a lungo. Senza cooperazione tra Paesi e tra Continenti ogni barriera diventerà insicura e finirà per alimentare ulteriormente odi e fanatismi”.
E conclude: “Occorre un modello di sviluppo umano inclusivo – dice Mattarella – che riconosca l’importanza dei valori di equità e uguaglianza e che promuova economie sostenibili. La sostenibilità non è decrescita: la sostenibilità, al contrario, è la nuova frontali dell’innovazione sulla base di una maggiore equità sociale, territoriale e generazionale.”
Luca Mullanu