“Le leggi vanno rispettate e la Severino va rispettata rigorosamente, religiosamente, ma viola la Costituzione. Sto dicendo la stessa cosa di Cantone, che ha detto che dopo tre anni va fatto un tagliando”. Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, ospite di In mezz’ora, spiega cosa pensa della legge Severino. “Non ho trovato uno che difendesse la legge Severino”. Nessuna richiesta di modifica verrà però richiesta, spiega De Luca. “A Renzi non chiedo nulla, a palazzo Chigi abbiamo parlato di problemi seri, sviluppo e investimenti, non di pettegolezzi”. Pettegolezzi che vorrebbero il neo governatore campano pronto a dimettersi dopo aver nominato la giunta regionale. “Idiozie. Deciderò in piena autonomia senza contrattare niente con nessuno”.
Sulla direzione del Pd in programma per lunedì sera, De Luca afferma: “Non credo ci sarà resa dei conti, si parlerà politicamente delle regionali”. Infine una battuta sul comportamento della presidente dell’Antimafia Rosy Bindi. “L’iniziativa della Bindi – ha detto De Luca – è stata sul piano umano infame e diffamatoria; sul piano costituzionale eversiva perchè è intervenuta sul diritto dell’elettorato attivo e passivo. Tutto questo all’ultimo minuto di campagna elettorale. Peraltro – ha aggiunto – nella lista della Bindi non c’erano impresentabili candidati con le mie liste. L’unico ero io”. Sull’opportunità di procedere a querela nei confronti di Rosy Bindi De Luca ha detto: “Tutti quelli che diffamano sono denunciabili. Potrà rinunciare all’ immunità parlamentare e ci vedremo in tribunale”. De Luca è tornato anche sulle affermazioni fatte da Roberto Saviano che aveva denunciato la presenza di liste di Gomorra tra quelle a suo sostegno. “Saviano ha fatto un’affermazione grave e totalmente sbagliata a proposito delle liste. Per vincere in Campania – ha spiegato De Luca – bisognava fare un’operazione politica e spostare il 6-7 % dei voti da destra a sinistra. Questo si può fare con il trasformismo o proponendo un programma di svolta a tutti i cittadini per bene avendo messo come presupposti il no al mercato della politica e la lotta esplicita ai criminali”.