L’ISTAT ha pubblicato un proprio dettagliato report sul tema delle violenze verso le donne. Per la prima volta si va oltre il tema del femminicidio, di cui abbiamo già parlato , e si analizzano più globalmente le violenze subite nelle sue varie forme.
Rispetto ai discorsi generici fatti sui media emergono alcuni dati più importanti da sottolineare, alcuni non affatto scontati:
– Le donne che subiscono violenza dal partner ne parlano di meno e tendono a minimizzare
– Le italiane subiscono violenza come e più delle straniere, e questo probabilmente in controtendenza rispetto a quanto si pensi
– Rispetto alla precedente rilevazione del 2006 le violenze sono diminuite, anche se solo in anni recenti è aumentato esponenzialmente il tempo dedicato dai media alla violenza di genere
Il primo dato piuttosto scioccante è la percentuale di donne tra i 16 e i 70 anni che affermano di avere subito delle violenze, sessuali e non, nella propria vita, ben il 31%!
Vediamo di seguito un primo prospetto, che mostra come una gran parte, il 24,7% delle donne ha subito violenza da non partner, sconosciuti, amici, colleghi, ecc, un 13,6% di chi ha o aveva un partner invece, da quest’ultimo.
Chiaramente non possiamo sommare aritmeticamente le cifre, perchè molte donne hanno in diverse occasioni subito violenza sia da partner, non partner ed altri.
Come vediamo prendendo in considerazione la violenza fisica e lo stupro vero e proprio, sono stati subiti più che proporzionalmente dalle donne da ex partner, più che dagli estranei. E non è purtroppo una novità.
Violenze sulle donne : quelle violentate dai partner tendono a minimizzare e non parlarne
Dal seguente secondo prospetto osserviamo come nelle diverse sfumature di violenze, coloro che l’hanno subita dagli ex partner tendono a riportare tipologie molto gravi, come la presenza di ferite, il timore di essere state in pericolo di vita, la sensazione che sia stato un “episodio grave”, molto più di coloro che hanno subito violenza dal partner attuale o da estranei.
Vi sono, come si diceva all’inizio, anche alcune caratteristiche allarmanti delle violenze subite dai partner attuali, ovvero la tendenza delle donne stesse a minimizzarle.
Molto meno di quanto accada con ex partner o estranei, le donne violentate da mariti o fidanzati tendono a pensare di avere subito un reato, il 18,9% contro il 41,8% quelle violentate dagli ex partner, oppure considera l’episodio “solo qualcosa che è accaduto” e non particolarmente grave, sono queste un terzo rispetto al 14% di chi l’ha subito dall’ex compagno.
Cosa più preoccupante, sono di meno le donne con un partner a parlare di quello che è accaduto, il 57,7% contro il 75% di quelle che hanno subito violenza da ex compagni.
Poche denunciano, ma meno di tutte, il 6,3%, quelle che subiscono violenza da un marito e da un fidanzato
Violenze sulle donne: le italiane subiscono violenza come le straniere
Un dato che probabilmente potrà stupire molti è il confronto tra donne italiane e straniere, nel campo della violenza di genere.
Ebbene, la quota di donne che hanno subito violenza è uguale tra le italiane e le straniere, 31,5% contro il 31,3%, anzi leggermente superiore tra le italiani. Lo vediamo nella seguente tabella.
In particolare sono più le italiane che affermano di avere subito violenza sessuale.
Mentre le straniere tendono maggiormente a subire le angherie di partner o ex partner (20,5% contro il 12,9%) le italiane sono più vessate da persone sconosciute o comunque non loro partner (25,3% contro 18,2%).
Probabilmente incide il maggiore livello di occupazione delle italiane, che escono più di casa, anche e soprattutto per lavorare, mentre la vita delle donne straniere è spesso più relegata alle mura domestiche.
Di seguito vediamo un prospetto più dettagliato per nazionalità e per tipologia di abusi subiti, per come vengono considerati, e per come a essi si reagisce.
Paiono essere le donne dell’Est quelle che subiscono più violenza, mentre le albanesi, marocchine e soprattutto cinesi paiono essere in condizioni decisamente migliori anche delle italiane.
Basti pensare che sono solo il 16,4% le donne cinesi che hanno subito violenza contro il 31,5% delle italiane. Di meno anche le albanesi, 18,8%.
Rispetto alle donne italiane, come abbiamo già detto, quelle straniere e in particolare quelle moldave, romene e ucraine subiscono più violenza fisica, mentre le italiane più violenza sessuale.
Un fatto che stupisce, presente nella tabella inferiore è che le straniere paiono denunciare più delle italiane, il 17,1% contro l’11,4%, e anche rivolgersi di più ai centri anti-violenza, il doppio circa.
Sono anche meno le straniere che non parlano con nessuno dopo una violenza.
Certo questi dati fanno riflettere, ma si deve anche considerare la possibilità di una distorsione dei dati: non possiamo essere infatti sicuri che tutte le donne, marocchine e cinesi in primis, abbiano risposto e siano stat disponibili alle domande come le italiane. Da qui sia la percentuale inferiore di violenze dichiarate, ma anche le percentuali superiori di denunce, poichè potrebbero essere state solo le donne più aperte e disponibili a denunciare ad avere risposto ai questionari dell’ISTAT.
Violenza sulle donne: in diminuzione dal 2006 al 2014
Uno dei dati più importanti naturalmente è l’aumento o la diminuzione dell’incidenza delle violenze sulle donne nel tempo.
E qui entriamo nella parte per fortuna più positiva del report, poichè si evidenzia un calo deciso degli abusi.
Nonostante oggi si parli molto di più di violenza di genere, in realtà questa accade di meno, o forse è meno presente anche perchè se ne parla di più.
In ogni caso, come vediamo dalla seguente tabella un po’ in tutte le categorie, ovvero nelle violenze subite da un compagno, da un ex partner o da amici, colleghi ed estranei, vi è un calo, limitato ma costante, in media di un 15%.
Sia per le violenze fisiche che quelle sessuali.
Vi è contemporaneamente un aumento delle donne che considerano particolarmente grave quanto accaduto, che denunciano di avere subito ferite, di essersi sentire in pericolo, e diminuiscono quelle che minimizzano.
Più che un aumento dell’aggressività degli uomini, questi dati segnalano una diminuzione dell’omertà delle donne.
Lo vediamo in questa tabella:
In particolare colpisce l’aumento delle opinioni positive delle forze dell’ordine che raggiungono il 53,6% contro il 32,8% del 2006, perlomeno tra le donne vittime del proprio compagno, e l’aumento è ancora maggiore tra quelle che hanno subito abusi da altri, dal 32,2% al 61,2%!
Rimangono una minoranza, ma aumentano anche coloro che denunciano, quasi raddoppiando.
Vediamo infine alcuni dati demografici sule donne vittime di violenza.
Sono colpite più che proporzionalmente le nubili e le separate/divorziate, e naturalmente le più giovani, tra le quali però c’è anche il calo maggiore rispetto al 2006, mentre aumentano le donne più avanti con l’età che subiscono abusi.
Sono più le laureate ad essere vittime di quelle con istruzione inferiore, anche se qui probabilmente incide la tendenza maggiore delle prime a denunciare e a far sapere quello che subiscono.
Disoccupate e studentesse, probabilmente anche perchè giovani, erano tra le più colpite nel 2006, e lo sono anche oggi, ma la differenza con le altre categorie professionali sono molto meno distanti. In particolar è minima la diminuzione delle dirigenti e imprenditrici vittime, che ora sono quasi tanto quante le disoccupate.
Anche geograficamente c’è equilibrio, anche se il Centro e il Sud hanno superato il Nord, dove le violenze paiono essere diminuite maggiormente.