“Bisogna verificare appalti simili in tutta Italia. L’etichetta di mafia capitale è riduttiva, sull’immigrazione clandestina stanno facendo soldi centinaia di persone italianissime. Bisogna togliere l’etichetta capitolina a questo scandalo, che riguarda tutta Italia”. A parlare è Matteo Salvini, leader della Lega Nord, che aggiunge: “Più che mafia capitale, la chiamerei mafia solidale. Venite a verificare a Bergamo chi guadagna sull’immigrazione o a Brescia”.
Salvini si scaglia anche contro il Prefetto di Roma Gabrielli – “Dove c’è il Prefetto non c’è democrazia, mi sembra che il Prefetto sia una figura antistorica, costosa e antidemocratica” – e il sindaco Ignazio Marino: “Già accoppiare a lui la parola sindaco mi fa innervosire. Lui non è proprio in grado, non può fare il sindaco”.
Sul tema di Mafia Capitale interviene anche l’ex Governatore del Lazio, Renata Polverini: “Ignazio Marino e Nicola Zingaretti dovrebbero fare un passo indietro, perché ormai non ci sono più le condizioni per amministrare realtà serenamente così complesse come il Campidoglio o la Regione Lazio”. Questo perché, spiega la Polverini “Marino e Zingaretti hanno persone di fiducia indagate, arrestate o chiacchierate. Come possono pensare di governare le istituzioni e il territorio? Per me con quel Consiglio comunale non ci sono le condizioni per continuare”. E aggiunge: “L’idea che mi sono fatta naturalmente è bruttissima, emerge un quadro inquietante, un vero e proprio saccheggio delle istituzioni. Come ogni romano sono schifata”. Poi fa un parallelo con la vicenda che coinvolse la Regione durante il suo mandato, spingendo ad elezioni anticipate: “Oggi su Comune e Regione c’è meno attenzione, meno accanimento. Magari io avrò pestato qualche piede a qualcuno…”.
Critiche anche dall’ex sindaco Gianni Alemanno: “I dipendenti capitolini non meritano di essere ancora una volta offesi dal sindaco Marino. Nella sua frenesia di fare lo scaricabarile su di altri, rispetto ai gravi problemi che stanno coinvolgendo la sua Giunta e la sua Amministrazione, oggi Marino, dopo essersela presa con le precedenti Amministrazioni, se la prende con i 24mila dipendenti comunali. Lasciamoli stare almeno sulla torbida vicenda dell’inchiesta di Mafia Capitale”.
“Mi sto recando alla Capigruppo in Campidoglio per chiedere che il sindaco Marino si presenti in Aula domani, riferisca sulla situazione e al termine, con un gesto di dignità, si dimetta.Roma ha il diritto di essere governata”. A parlare è – tramite una nota – Marco Pomarici, capogruppo di “Noi Con Salvini” in Campidoglio.
Critiche a Marino e al PD arrivano anche, tramite una nota ufficiale, dal M5S Roma: “La maggioranza PD procederà alla sostituzione temporanea dei 4 consiglieri arrestati (3 PD ed 1 PDL) in questi giorni per le vicende relative al secondo capitolo di mafia capitale. Il sindaco Marino e tutta la maggioranza vogliono far passare tutto ciò come una semplice procedura di ordinaria amministrazione, come se nulla fosse accaduto”. E aggiunge: “Di fronte a tale vergognosa situazione, il sindaco si deve dimettere e si deve tornare immediatamente al voto per ridare dignità alla Capitale d’Italia ed ai suoi cittadini, con un’amministrazione capace e soprattutto onesta”.
Mafia Capitale, il PD fa quadrato attorno a Marino
“Il Pd ha messo mano alla situazione prima ancora della prima ondata di arresti, stiamo andando avanti come ha spiegato benissimo già il sindaco”. A parlare è Debora Serracchiani, vicesegretario dem, che fa quadrato attorno al sindaco Ignazio Marino.
Allarga il problema Alfonso Sabella, assessore alla Legalità: “Credo che lo sforzo che sta facendo il commissario Orfini, come quello di Stefano Esposito ad Ostia, sia notevole, importante e doloroso. E lo stanno facendo con passione e determinazione. Non credo che il problema sia soltanto del Pd. Ci sono diversi partiti che devono passarsi la mano sulla coscienza. Non possiamo scherzare a Roma la mafia c’è”. E sull’ipotesi commissariamento: “Il problema è quando si fa questa fotografia, se nel momento in cui è sorta la criticità o adesso: se la facciamo adesso non ci sono, a mio giudizio, le condizioni per il commissariamento”.
Critiche alla proposta di Salvini di abolire i prefetti arrivano da Gianni Sammarco, deputato e membro della Commissione Difesa nonché coordinatore di Roma del Ncd: “Le ultime dichiarazioni di Salvini si dimostrano, ancora una volta, prive di qualsiasi rispetto istituzionali e pronunciare solo per destabilizzare e creare polemiche. L’attacco contro i prefetti e quello di Roma in particolare sono ingenerose e incomprensibili”.