Erdogan: il presidente più potente dopo Ataturk

Pubblicato il 8 Giugno 2015 alle 15:11 Autore: Guglielmo Sano

Erdogan: quando si parla di Turchia, non si può evitare di citare il suo presidente, uno dei leader più carismatici del mondo con il vizietto del “culto della personalità”.

Erdogan: una figura polarizzante

Il primo presidente eletto direttamente dal popolo turco è una figura polarizzante: il 61enne è l’unico leader che sia mai stato paragonato al padre della nazione Mustafa Kemal Ataturk. Questo perché, da quando Recep Tayyip Erdogan tiene saldamente tra le sue mani le redini del potere, la Turchia è molto cresciuta economicamente (nelle parti rurali del paese e tra la popolazione più religiosa è considerato un “benefattore”), grazie anche a una stabilità che non aveva mai conosciuto.

La Turchia ha una lunga storia di colpi di stato militari, l’ultimo risale al 1997 (è chiamato il golpe “post-moderno” poiché non è stato condotto direttamente dall’esercito: un esecutivo “islamista” fu costretto a dimettersi venendo sostituito da un governo laico). Da quando, nel 2002, Erdogan ha vinto le elezioni, i militari hanno perso quasi tutta la loro influenza. Tuttavia, da prima delle proteste di Gezi Park, il paese è attraversato da nuove tensioni: la crescita economica non permette più di nascondere il cavalcante islamismo e l’arretramento dei diritti di espressione collegati all’aumento del potere di Erdogan.

Erdogan: gli inizi del Sultano

Nato il 26 febbraio del 1954, ha speso buona parte della sua infanzia e adolescenza a Rize, città turca sul Mar Nero, dove suo padre di mestiere faceva il guardacoste. La famiglia in seguito si trasferì a Istanbul: Erdogan vendeva limonate e focacce per aiutare a far quadrare i conti. Tra il 1969 e il 1982, il giovane Recep ha giocato a calcio, a 16 anni pare che il “blasonato” Fenerbahce si sia interessato a lui. Non arrivò al professionismo per l’opposizione del padre.

erdogan

D’altra parte, appare nel giovane Erdogan anche un’altra passione: durante gli anni delle superiori e poi all’università ha fatto parte dell’Associazione Nazionale degli Studenti Turchi. La sua carriera politica vera e propria, però, comincia quando arriva al vertice della sezione giovanile di Beyoglu (un distretto di Istanbul) del Partito per la salvezza nazionale (MSP), una formazione islamista nata negli anni ’70 e che venne sciolta dopo il colpo di stato del 1980. Si laurea nel 1981 in Business Administration.

Erdogan: 10 mesi di carcere

Fondamentale nella formazione politica del Sultano è stato l’incontro con il primo premier “islamista” avuto dalla Turchia cioè Necmettin Erbakan. Nelle fila del Partito del benessere (Refah Partisi), di cui Erbakan era uno degli esponenti di spicco (venne sciolto nel 1998), Erdogan cominciò a occupare le prime posizioni di rilievo fino a quando, nel 1994, fu eletto sindaco di Istanbul.

Tuttavia, nel 1997, sconterà 10 mesi di carcere. Erdogan viene arrestato per “istigazione all’odio religioso” dopo aver letto i versi più controversi del poeta ottomano Ziya Golkap: “le moschee sono le nostre caserme/le cupole i nostri elmetti/i minareti le nostre baionette/ i fedeli i nostri soldati”. Fuori dal carcere nel 1999, due anni dopo fonda l’AKP che vince le elezioni. Erdogan non può candidarsi per il reato commesso. Nel 2003, d’altro canto, il partito riesce a far passare un emendamento alla costituzione che permette a Erdogan di essere eletto. Da allora nessuno e più riuscito a contrastare il suo potere.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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