Grecia: il premier Tsipras, intervistato dal Corriere della Sera, chiede ai paesi dell’Europa meridionale di sostenerlo nella sua battaglia contro l’austerity.
Grecia: Tsipras e la fine dell’austerity
Tra gli altri anche Angela Merkel l’ha ricordato in questi giorni “non resta molto tempo” per trovare un accordo con la Grecia. Tsipras e la sua squadra restano fiduciosi: il premier greco ha dichiarato al Corriere delle Sera che “siamo molti vicini a un accordo sull’avanzo primario per i prossimi anni”. Certo che – ha continuato il leader di Syriza – è necessario “annullare le distanze sulle finanze statali, portando delle proposte alternative dove vi sono delle richieste illogiche e non accettabili”.
Il governo greco vuole porre fine a questa “orrenda discussione” sull’uscita del paese dalla moneta unica, nello stesso tempo continua a chiedere una maggiore “sostenibilità” del debito: “il nostro obiettivo è che le misure contengano l’elemento della redistribuzione e della giustizia sociale”. A questo punto il problema è “riconoscere che le riforme greche del quinquennio passato sono fallite, perché questo comporterebbe un costo” insomma, “l’Europa e le Istituzioni devono riconoscere che l’austerità è fallita”.
Grecia: il paese che ha sofferto di più
Per il premier greco, dunque, il programma proposto replica gli errori di quello già fallito; rifiutarlo “non è solo una questione di principio ma anche di sostanza”. Infatti, sempre al Corriere, ha detto che “dopo 5 anni di austerità è inconcepibile che ci venga richiesto di abolire le pensioni più basse e i sussidi che riguardano i cittadini più poveri. O di aumentare del 10% il costo dell’energia elettrica per le famiglie, in un Paese nel quale migliaia di persone non hanno accesso all’elettricità. Di abolire il sussidio per il riscaldamento mentre si muore dal freddo”.
La verità è che “in Grecia l’austerità è stata attuata con una brutalità mai vista”; Tsipras invita a guardare ai programmi di Portogallo e Irlanda per capire che “nessuna ha sofferto come la Grecia”. Ma questo non significa che Atene stia conducendo la sua battaglia “egoisticamente” – anche se ci tiene a precisarlo Tsipras: “secondo il Parlamento tedesco, la Germania ha guadagnato 360 milioni di euro dai prestiti che ci ha concesso” – se la Grecia otterrà “minore austerità”, la strada si aprirà per tutti. “Per questo, specialmente i Paesi del Sud, dovrebbero appoggiare la posizione greca nel loro proprio interesse” ha concluso Tsipras precisando che “se la Grecia fallisce i mercati andranno subito a cercare il prossimo”.