Berlusconi è arrivato poco dopo le 9,00 presso la struttura ‘Sacra Famiglia’ di Cesano Boscone per il suo primo giorno di servizi sociali.
All’interno dell’istituto sono state predisposte delle transenne dietro le quali, dalle 8,00 stazionano oltre 100 giornalisti accreditati, fotografi e operatori televisivi provenienti da tutto il mondo. L’ex premier Silvio Berlusconi è arrivato all’Istituto Sacra Famiglia non si è soffermato coi numerosi giornalisti presenti. Berlusconi trascorrerà oggi nella struttura di Cesano Boscone le sue prime quattro ore che saranno dedicate alla formazione.
La contestazione a Berlusconi – Un uomo poco dopo l’ingresso di Berlusconi nella struttura ‘Sacra Famiglia’ di Cesano Boscone in cui l’ex premier è stato affidato per i servizi sociali ha inscenato una protesta Il contestatore ha cercato di superare le transenne. L’uomo continuava a gridare: “Noi italiani abbiamo un sogno nel cuore, Berlusconi a San Vittore”. L’uomo allontanato dalla Digos e accompagnato all’uscita dell’Istituto Sacra Famiglia si chiama Pippo Fiorito è un rappresentante dei Comitati unitari di base all’interno dell’istituto. “I lavoratori della Sacra Famiglia non vogliono Berlusconi -ha spiegato Fiorito – e non doveva venire qui ma anzi andarsene e a San Vittore. Lotteremo finchè Berlusconi non se ne andrà” ha promesso il sindacalista che ha dato appuntamento alla stampa per il prossimo venerdì quando l’ex premier dovrà venire per la seconda giornata di servizi sociali.
L’uscita dal centro – L’ex premier dopo una permanenza di quattro ore e mezza è uscito dall’istituto senza rilasciare alcuna dichiarazione. “Mi chiedono di non rilasciare dichiarazioni. E’ andato tutto bene” ha detto il Cavaliere ai giornalisti che gli chiedevano come era andato il primo giorno.
L’intervista a TeleRoma65 – Intanto in giornata Silvio Berlusconi ha rilasciato un’intervista a TeleRoma56 nella quale ha spiegato che Forza Italia non entrerà a far parte del governo dopo le elezioni europee. Il Cavaliere ha parlato anche di Renzi. “E’ certamente abile, è riuscito a farsi catapultare a Palazzo Chigi senza passare dalle urne come aveva promesso. Se l’avessimo fatto noi sarebbe venuta fuori una rivoluzione. Ora se la deve sbrigare con la vecchia sinistra e il sindacato”. Infine una chiosa su quanto aveva detto dal senatore della Lega Nord Roberto Calderoli secondo cui Fi è sotto ricatto di Renzi. “Casomai è vero il contrario, siamo noi che potremmo ricattare Renzi non dandogli i voti per le riforme che vuole portare avanti”.