Sondaggio PD, Datamedia: il partito di Renzi scende al 34,5% (11/06)
Torna dopo la pausa elettorale anche Datamedia per il Tempo, e le intenzioni di voto riflettono gli equilibri mutati dopo il voto amministrativo.
Chi se ne approfitta? Innanzitutto l’opposizione: il M5S è quello che più guadagna voti, salendo al 21,9%, +0,9%, superando quindi anche il risultato delle europee. Evidentemente il risultato delle europee, di regresso rispetto ad un anno fa in tutte le regioni, non è stato percepito negativamente, ma anzi come un consolidamento, e il resto fanno i quotidiani scandali.
Forza Italia rimane sostanzialmente stabile al 12,3%, in ogni caso al secondo posto nel centrodestra rispetto a quello che ormai è il vero dominus di quel polo, ovvero la Lega Nord di Matteo Salvini, che sale al 15,3%, +0,5%, e si consolida, dopo gli ottimi risultati delle regionali.
Fratelli d’Italia, ormai uno dei più affiatati alleati della Lega, continua così la sua ascesa parallela, il partito di Giorgia Meloni infatti raggiunge il 4,2%, ben oltre la soglia dell’Italicum.
Tra gli altri SEL va al 3,9%, solo un decimale sotto il precedente 4%, confermando che uno spazio a sinistra del PD c’è.
Area Popolare, ovvero NCD-UDC, rimane ad un misero 2,5%, sotto la soglia del 3%, e il futuro non promette nulla di buono, con i recenti scandali che hanno coinvolto Castiglione e Azzolini , nonostante le regionali e le comunali abbiano dato alcune soddisfazioni al partito, grazie al radicamento nel territorio.
Sondaggio Datamedia: giù anche la fiducia in Renzi
Uno dei dati più preoccupanti per il premier è forse però l’ulteriore calo, al 37%, -2%, della fiducia degli italiani in lui. Lontani i tempi in cui sia il PD che Renzi superavano, spesso abbondantemente, il 40%.