Già prima delle elezioni regionali Vincenzo De Luca ha rappresentato “il caso” all’interno del Partito democratico. Archiviati festeggiamenti per la vittoria elettorale, il fenomeno De Luca cresce si arricchisce di sempre più nuove e colorite pagine. L’ultima in ordine di tempo racconta della sua partecipazione ad una manifestazione in appoggio di Antonio Poziello.
La pulizia di Renzi non ha avuto effetti a Giugliano
Il vincitore delle primarie del Pd di Giugliano era stato vittima della pulizia posta in essere da Matteo Renzi. Motivo scatenante del provvedimento che ha di fatto spodestato Poziello il rinvio a giudizio per l’inchiesta sui corsi di formazione in regione. Inchiesta che ha portato al commissariamento di alcuni comuni campani tra i quali Ercolano: lì la vittoria di Ciro Buonajuto ha incoronato il successo dell’operazione pulizia. Non si può dire altrimenti per quanto avvenuto invece a Giugliano.
Lì a vincere è stato lo stesso Poziello spodestato. 30,6% di preferenze al primo turno. Solo terzo l’altro candidato Pd Francesco Guardascione. Domenica prossima i ballottaggi.
Tra De Luca e Poziello stima reciproca
“Un gesto di affetto verso chi mi ha sostenuto” ha spiegato De Luca motivando la sua visita a Giugliano. Affetto e stima reciproci dal momento che Poziello ha dichiarato: “Questa città non può spegnersi, noi la riaccenderemo anche grazie a De Luca”. Un legame sancito anche dalla vicinanza di entrambi a Mario Casillo ma anche all’eurodeputato Nicola Caputo.
Critiche dal Pd
La reazione del Pd è stata affidata alle parole di Peppe Russo, commissario insediato da Renzi che, rispondendo ad una uscita di qualche giorno fa dell’ex sindaco di Salerno, ha dichiarato: “De Luca è stato a Giugliano? Forse c’era un convegno su Hegel”.
Lo scontro De Luca-Saviano
Il filosofo tedesco era stato citato da De Luca in anteposizione a Roberto Saviano. Tra il neo eletto governatore della Campania ed il giornalista-scrittore non corre buon sangue e lo si è capito. Il confronto a distanza si arricchisce ogni giorno di nuove puntate.
“In qualche momento sembra che Saviano abbia bisogno di inventarsi la camorra, anche dove non c’è, altrimenti rimane disoccupato” ha dichiarato De Luca. “Quello che ha dichiarato De Luca è esattamente ciò che per anni hanno detto Berlusconi e i berlusconiani” la risposta di Saviano.
E poco importa se dal partito continuano a piovere ammonizioni per l’ex sindaco di Salerno. L’ultima quella del capogruppo Pd in commissione giustizia alla Camera Walter Verini: “Considero sbagliati nella sostanza, nel tono e nella forma gli attacchi di De Luca al giornalista-scrittore Roberto Saviano”.
Endorsement anche per Pelliccia a Casalnuovo
De Luca prosegue dritto per la sua strada, come tra l’altro fa anche Matteo Renzi. Dopo Poziello, è pronto ad appoggiare a Casalnuovo Massimo Pelliccia, anche lui non designato dal Pd.
Un Barca come vicerè
Secondo Il Giornale, Renzi starebbe pensando di mettere come vicepresidente della regione Campania, Fabrizio Barca, una volta che De Luca sarà sospeso.
Più che un presidente un Viceré. Vincenzo De Luca, per la legge Severino, va incontro alla sospensione e la Campania, nei primi mesi, non avrà un governatore. Fatta la legge però si ricorre all’inganno: subito pronto Fabrizio Barca. Tecnicamente sarà il vicepresidente, ma nella tradizione partenopea risulterà come e meglio di un Viceré. Matteo Renzi, infatti, lo ha preso dal vivaio dell’aristocrazia comunista. Viene dal Cremlino italiano – i cui blasoni squillano con i nomi dei Berlinguer, Napolitano, Macaluso, Pajetta – ed è figlio di Luciano (ex direttore di Rinascita e dirigente di Botteghe Oscure) nonché fratello di Flavia (ex assessore di Ignazio Marino). Barca sarebbe il profilo autorevole e il volto «buono» di un partito che desidera cambiare verso anche nel Mezzogiorno.