“Non c’è un’insofferenza nel Pd nei confronti del sindaco, ma una sconforto generale nel vedere che la corruzione investe anche aspetti così delicati e sensibili come la gestione dell’immigrazione. Fatti che certo non ci aiutano in Europa quando andiamo a chiedere risorse e la distribuzione delle quote di migranti. E che rendono il lavoro del governo ancora più difficile. Ma nel partito c’è anche la consapevolezza che il sindaco Ignazio Marino resta una trincea contro la corruzione e che quindi anche per questo va difeso”. Lo dice alla Stampa Ettore Rosato, prossimo capogruppo del Pd alla Camera.
Rosato su prefetto commissario Giubileo
Quanto al Giubileo, a suo avviso se il governo ne affiderà il coordinamento al prefetto non toglierà competenze al sindaco, ne’ sarà una sorta di “conflitto di interesse” in vista del pronunciamento dello stesso prefetto sullo scioglimento o meno del Comune. “Sono due cose completamente diverse – dice -, il pronunciamento avviene sulla base di una relazione predisposta da una commissione prefettizia autonoma. E quindi non c’è alcun conflitto. Il Giubileo è un pezzo importante del futuro della città e va governato con la massima energia da parte di Comune, Regione e Stato in maniera sinergica. E lo consideriamo come una grande opportunità di crescita”.
Su caso Azzollini e rapporti Pd-NCD
“Non credo vi sia un clima negativo nel partito e la tensione con l’Ncd è stata smentita anche da Alfano. Saremo ligi nel rispetto della legge e nelle valutazioni delle richieste che arrivano dal tribunale riguardo al senatore Azzollini. Ma la legislatura va avanti perchè va continuato il percorso delle riforme”. A chi gli chiede se il clima teso nel Pd e le frizioni nel governo con Ncd mettano a rischio la legislatura, “non credo – risponde Rosato – vi sia un clima negativo nel partito e la tensione con l’Ncd è stata smentita anche da Alfano. Saremo ligi nel rispetto della legge e nelle valutazioni delle richieste che arrivano dal tribunale riguardo al senatore Azzollini. Ma la legislatura va avanti perché va continuato il percorso delle riforme».