Il caos profughi a Milano si arricchisce di una nuova puntata. Nella notte dalla stazione ferroviaria Centrale del capoluogo lombardo sono stati allontanati centinaia di profughi, da giorni ammassati nel mezzanino. Siriani ed eritrei sono stati trasferiti in gran parte nei centri d’accoglienza del Comune, potenziati di altri 300 posti la scorsa notte. L’azione di polizia è stata così spiegata dal sindaco Giuliano Pisapia: “Non c’è stato nessuno sgombero forzoso, ma solo un trasferimento nei nostri centri d’accoglienza. Stiamo cercando di ripulire la stazione, di restituirle un po’ di decoro risolvendo un’emergenza molto grave”.7
Maroni: “No a tendopoli”
Molto più duri i torni del governatore lombardo Roberto Maroni (Lega Nord), il quale, intervenendo a Bergamo a un raduno contro l’immigrazione irregolare, ha sbottato: “Mi sono sentito chiedere le tende per fare una tendopoli di fronte alla stazione e io ho risposto no, non voglio tendopoli a Milano”. E infine: “Ai prefetti ho scritto per chiedere di essere immediatamente avvisato sulle destinazioni dei profughi, visto che li vogliono mandare in scuole abbandonate e caserme dismesse in mezzo ai topi. E manderò ogni volta delle ispezioni dell’Asl in quei luoghi, e se non ci saranno le condizioni di abitabilità farò sgomberare quei luoghi”.
Milano, lite Salvini-Rossi
Sul tema si è registrato in mattinata uno scontro molto duro tra il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il leader della Lega Nord Matteo Salvini, che aveva lanciato l’allarme su una possibile epidemia di scabbia. “Spiace che Matteo Salvini sia andato via. Ma non potrà mai portare un esempio di scabbia contratta su treno”. “La trasmissione della scabbia, infatti, non è facile e per essa non basta certo una stretta di mano. Il contatto deve essere ravvicinato e prolungato – spiega Rossi, richiamando tra le altre cose quanto dice il dermatologo del Policlinico di Milano Marco Cusini – Chi getta allarme sociale per questa malattia legandola alla presenza di immigrati è mosso da un pregiudizio razzista. Precisamente come Salvini che anziché proporre soluzioni ai problemi li strumentalizza”.
Grillo: “L’Italia è un bivacco”
Sul tema interviene anche il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo. “L’Italia diventa un bivacco permanente di sfollati nelle stazioni e ai confini con gli altri Stati. Un corridoio (poco) umanitario che sta esplodendo, anche dal punto vista sanitario, nell’indifferenza dell’Europa. Una trappola per italiani e profughi». Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog sottolineando che «la risposta dei Paesi europei è una sola: chiudere le frontiere, congelare Schengen”.