Rassegna stampa: prime pagine 19 giugno 2015
Prime pagine venerdì 19 giugno 2015. Sono diverse le notizie con cui aprono i giornali oggi. Corriere della Sera e La Stampa si occupano della trattativa fallita sulla Grecia. Lunedì ci sarà un vertice straordinario dei leader Ue per cercare un’ultima mediazione. Se questo non avverrà per il paese ellenico sarà default.
Repubblica svela in un’inchiesta il prezzo delle sanzioni allo zar Putin: “A rischio due milioni di posti di lavoro”. Ma per Andrea Bonanni le sanzioni “sono un sacrificio necessario”.
L’enciclica papale “Laudato sì” di Papa Francesco, fa discutere. Libero la boccia: “Bergoglio fa suoi molti dei luoghi comuni dell’ambientalismo più spinto e attacca il mercato. Ma dimentica che questo sistema ha fatto e sta facendo uscire dall’indigenza miliardi di persone. E che la decrescita felice per i poveri è una condanna a morte”. Il Manifesto lo promuove: “Questa enciclica rappresenta un salto di qualità nella riflessione sull’ambiente”.
Il Messaggero si occupa di Roma: “Bomba salari sui conti. Il Tesoro: illegittimi 360 milioni erogati nel 2008-13 per le indennità dei comunali”. Per Il Tempo con gli scandali che hanno sconvolto la Capitale, Roma può dire addio alle Olimpiadi. E Il Giornale denuncia il degrado di Roma: “Bimbi in vendita in stazione”.
Il Fatto Quotidiano lancia l’allarme “falso in bilancio”. “La Procura di Torino conferma l’allarme della Cassazione: con le nuove norme in bilico il processo sul saccheggio della società di assicurazioni Fon SaiIl. Ministro Orlando: “Vediamo, ma se la legge non funziona, la cambieremo”. Il Sole 24 Ore spiega come “cambiano gli appalti” con la nuova riforma approvata ieri al Senato.