Sondaggio Ixè per Agorà: continua la discesa del Partito Democratico mentre risalgono M5S e Lega Nord. Se si votasse oggi per il Comune di Roma, Pd, primo partito, al 25%.
Il venerdì è il giorno del consueto sondaggio Ixè trasmesso dal programma, Agorà. Questa settimana cosa emerge dall’analisi demoscopica presentata da Roberto Weber?
Il Pd, colpito dall’onda lunga dei ballottaggi, lascia sul campo quasi il 2% e si ferma al 33,8% mentre guadagnano terreno M5S (+0,7%) e Lega Nord (+0,8%) rispettivamente al 21,7% e al 15,9%. Perde lo 0,1% Forza Italia, ma il calo si sente soprattutto a livello psicologico: il partito di Silvio Berlusconi scende sotto la soglia del 10%. Settimana negativa anche per Sel che subisce una flessione dello 0,4% attestandosi al 4,2%. Stesso risultato per il partito di Giorgia Meloni, Fratelli D’Italia, che in rispetto al 12 giugno cede lo 0,2%.
Area popolare, somma tra Udc e NCD, resta sostanzialmente stabile (-0,1%) ma il risultato è a due facce: sale il partito di Alfano, scende quello di Cesa. Rifondazione Comunista sale all’1,6%, Scelta Civica ottiene lo 0,6%(+0,1%) mentre chiudono il cartello i Verdi allo 0,5%.
Sondaggio Ixè per Agorà, emergenza immigrati. Gli italiani pretendono maggiore più collaborazione dagli altri Paesi Europei.
Offrirebbe lavoro ad un richiedente asilo? Gli italiani non hanno dubbi: il 56% è per il sì. Le persone che rifiutano questa ipotesi sono il 38% mentre una fetta pari al 6% non sa rispondere. Sempre all’emergenza immigrati è dedicato il successivo cartello nel quale viene chiesto al campione cosa dovrebbe fare l’Italia vista la delicata situazione. Anche in questo caso c’è una maggioranza schiacciante, quasi 7 italiani su dieci pretendono che l’accoglienza sia gestita anche dagli altri Paesi Europei mentre sono per la “chiusura” e il “respingimento” il 31% degli intervistati.
L’ultima diapositiva mostrata dal Presidente dell’Ixè è dedicata alla politica capitolina. Secondo il sondaggio se oggi si votasse a Roma, il Pd sarebbe il primo partito con il 26% dei consensi staccando di dieci punti percentuali i pentastellati. L’astensione è indicata al 17%, gli indecisi al 14% mentre il centro-destra sarebbe solamente al 13%.