Elezioni Danimarca: vince la coalizione di centro-destra, liberali superati dal Partito del Popolo Danese. Socialdemocratici primo partito ma la Thorning-Schmidt si dimette.
Elezioni Danimarca: il vero vincitore
Le elezioni per il rinnovo del Folketing, il parlamento danese, hanno visto prevalere la coalizione di centro destra: ha conquistato 90 seggi contro gli 85 del centro sinistra (179 totali di cui 175 spettano alla Danimarca, 2 alle isole Far Oer e 2 alla Groenlandia).
Helle Thorning-Schmidt, ormai ex primo ministro ed ex leader dei socialdemocratici (risultati comunque primo partito con il 26,3%), ha ammesso la sconfitta (a pesare il dimezzamento dei consensi rispetto a 4 anni fa subito dagli alleati socialisti e social-liberali): si recherà dalla regina per consegnare il proprio mandato.
L’incarico di premier verrà affidato a Lars Lokke Rasmussen, leader di Venstre, ad oggi terza forza danese; lo storico partito liberale, infatti, non è più il maggiore partito “a destra”: i liberali di Rasmussen si sono fermati a quota 19,5% venendo superati dal Partito del Popolo Danese (euroscettico e anti-immigrazione) arrivato al 21,1% (37 seggi).
Elezioni Danimarca: l’onda anti-europea
Il vero vincitore della tornata risulta proprio il Partito del Popolo Danese (DF): come i Veri Finlandesi (secondo partito alle ultime elezioni e con 4 ministri al governo) e gli Svedesi Democratici (stando agli ultimi sondaggi hanno raggiunto il 22% dei consensi) il DF sta cavalcando l’onda dell’antieuropeismo che negli ultimi anni si sta diffondendo in tutta l’Europa settentrionale (basti pensare alle vittorie di Cameron e Duda).
Il Partito del Popolo Danese è noto per aver chiesto di indire un referendum sulla permanenza di Copenaghen nell’Ue. Sostenendo i liberali nella loro precedente esperienza di governo, ha fortemente contribuito all’approvazione di una durissima legge in materia di immigrazione.
Se durante la campagna elettorale di 4 anni fa i socialdemocratici promettevano di annullare alcune disposizioni anti-immigrazione, l’avanzata del DF (insieme ai recenti attentati avvenuti nella capitale) ha costretto anche il centro-sinistra a irrigidire la propria linea sul tema. Come la Gran Bretagna, anche la Danimarca si è sempre dichiarata contraria al “sistema delle quote”.