Sondaggio M5S in grande aumento, balza al 26,1% per Demos (20/06)
Sondaggio M5S in grande aumento, balza al 26,1% per Demos (20/06)
Demos di Diamanti pubblica periodicamente, ogni 2-3 mesi un’atlante della situazione politica italiana, i trend della fiducia dei principali leader politici, le intenzioni di voto, le opinioni degli italiani sui temi di maggiora attualità.
L’ultimo Atlante è per certi versi clamoroso: il M5S rispetto a marzo pare aumentare del 5,7% e toccare così il 26,1%, superiore alla percentuale delle politiche 2013. Un balzo in avanti certamente provocato dalla sconfitta del Pd alle amministrative e soprattutto dagli scandali come Mafia capitale.
Il PD infatti crolla al 32,2% il minimo da 2 anni circa, il 4,4% in meno rispetto a marzo e il 13% in meno rispetto a giugno 2014.
Un altro partito ad aumentare molto, del 2,5%, è la Lega Nord, che va al 14%, ma per Demos ancora non supera Forza Italia che viene data in piccola crescita, comunque al 14,2%. Nel complesso il centrodestra avanza, quasi raggiungendo il PD, se consideriamo Fratelli d’Italia, in calo al 3,3% dal 4,8% precedente.
Sel e il resto della sinistra approfittano del calo del Pd e tornano sopra il 5%, al 5,2%, su valori superiori a quelli di un anno fa.
Prosegue invece il declino di NCD-UDC, che però rimangono sopra la futura soglia del 3%, al 3,5%
Coerentemente cala anche la fiducia nel governo, che va al 39%, un valore non certo catastrofico a un anno e più dall’insediamento, ma comunque un minimo storico, considerando che un anno fa era del 69%
E’ sui singoli temi che c’è invece un gradimento molto basso. Dove il governo accolto raccoglie più fiducia è sul tema delle riforme istituzionali, e la scuola, siamo comunque al 35% e 34%, mentre il comportamento del governo su immigrazione, tasse e disoccupazione è maggiormente bocciato, con un gradimento inferiore al 30%, che diventa il 18% sulle tasse.
Gli italiani del resto pensano a stragrande maggioranza, per il 78%, che effettivamente il governo dalle regionali e comunali, in cui il PD ha subito sconfitte eccellenti, sia uscito indebolito. Solo un 12% di fedelissimi pensa a un rafforzamento dell’esecutivo
Dove si vede maggiormente il calo di popolarità del PD e della maggioranza è nel crollo della fiducia in Renzi, che certo rimane sopra il 40%, al 41%, ma cala di ben 8 punti rispetto a marzo, e, cosa ancora più degna di nota, è inseguito da Salvini che con il 37% sale di ben 5 punti e diminusce il gap con il premier da 17 a 4 punti!
Segue Grillo, anch’esso in aumento del 6% al 31%, la Meloni in calo, la new entry Di Maio al 28%, ex aequo con Landini, Berlusconi al 27%, +2%, Vendola e Alfano