A quasi un mese dalle Elezioni Regionali 2015, continua l’analisi del voto del 31 maggio, che ha visto prevalere il centrosinistra in 5 regioni su 7, perdendo la Liguria ma strappando la Campania al centrodestra.
L’analisi odierna è centralizzata sul voto nelle singole circoscrizioni di Liguria, Campania e Veneto, per cercare di capire meglio quale sia stato il loro impatto sul risultato complessivo raggiunto dagli aspiranti governatori
Elezioni Regionali 2015, le infografiche: il voto per circoscrizioni in Liguria, Veneto e Campania
Qui di seguito è rappresentata un’infografica nella quale sono raffigurati gli scarti tra i voti raccolti dai principali sfidanti alla corsa per Governatore. Il grafico fa riferimento ai voti ai candidati e non a quelli per le singole liste. (passando con il mouse sul grafico è possibile visualizzare ulteriori informazioni)
Come si può notare, in Liguria Giovanni Toti – viareggino di nascita, ma residente nella Regione da oltre 10 anni – si affermato con relativa scioltezza in 3 circoscrizioni su 4, cedendo alla candidata dem Raffaella Paita la sola circoscrizione di La Spezia, sua città natale ma anche provincia di residenza dello stesso Toti. Notevole il successo dell’europarlamentare di Forza Italia ad Imperia (+14% rispetto alla Paita) anche se a fare la differenza sono i 6 punti rifilati alla candidata dem nella circoscrizione di Genova, in cui era chiamata al voto la metà dell’intera popolazione regionale.
In Veneto, Luca Zaia straccia Alessandra Moretti in tutte le circoscrizioni, rifilandole un distacco che va dai 16 punti di Rovigo ai quasi 39 di Treviso, provincia natale dello stesso Zaia, nato e cresciuto a Conegliano Veneto. Deludente è il risultato della Moretti soprattutto nella circoscrizione della sua Vicenza, dove accusa un -36% rispetto al rivale, in cui rientra anche un -20% registrato nello stesso capoluogo di provincia, peggio persino del suo predecessore Giuseppe Bortolussi – nato e cresciuto in provincia di Venezia – che nel 2010 a Vicenza città limitò le perdite ad un -17%.
L’impatto della circoscrizione di residenza è molto evidente invece in Campania, in cui il neogovernatore Vincenzo De Luca deve ringraziare soprattutto l’ottimo exploit registrato sia nella sua Salerno (+20.5%) che nell’Avellino dell’alleato last minute Ciriaco De Mita (+17.6%). Al resto ci ha pensato il risultato insufficiente registrato da Stefano Caldoro a Caserta (+4.3%, un abisso rispetto al +23% di 5 anni prima) e soprattutto Napoli (+4.6%, 10 punti in meno rispetto al +14.7% registrato 5 anni fa), in cui votava metà dell’elettorato regionale.
Clicca qui per le altre INFOGRAFICHE esclusive del Termometro Politico