Il sindaco Ignazio Marino dal palco della Festa dell’Unità di Roma attacca duramente la destra. Spiega di aver visto “cose che voi umani non avete visto mai” citando un famosissimo film. E continua a darsi come orizzonte temporale il 2023 puntando implicitamente alla rielezione. Se la prende con la destra “che non ha vergogna: tornino nelle fogne da dove sono venuti invece di dare lezioni di democrazia e rigore a noi che siamo i naturali eredi”.
Tira in ballo l’ex sindaco Alemanno e rivela il contenuto di una telefonata ricevuta all’indomani della sua elezione a primo cittadino. “Ricevetti una telefonata dal mio predecessore. Mi disse ‘So che state cambiando i consigli di amministrazione. Ti posso dare due nomi?’. Io gli risposi ‘Ma perché hai qualcuno con un curriculum davvero preparato?’ Silenzio dall’altra parte. E dopo mi disse: ‘Ma il Pd non ti ha parlato?’. Io risposi di no. Qui adesso non c’è quel Pd a cui forse eri abituato tu”.
Marino: Ho dovere morale, no passo indietro
Marino non accenna a passi indietro e spiega: “Ho un dovere morale”.
.@ignaziomarino: «Ho un dovere morale: non posso fare un passo indietro neanche di un mm, perché eletto da voi! Tradirei voi!» #FestaUnitaRM
— Festa de l’Unità RM (@FestaUnita_Roma) 21 Giugno 2015
Alemanno: “Querelato Marino per diffamazione”
Alemanno replica a Ignazio Marino: “ormai è al delirio”. Smentisce la telefonata e aggiunge: “si inventa telefonate che tra di noi non ci sono mai state, giunge all’insulto personale e utilizza un inconcepibile violenza verbale contro la destra. Ho già dato mandato ai miei legali di procedere con una querela per diffamazione nei confronti del sindaco Marino. È un personaggio ormai finito di cui Roma si deve rapidamente liberare”.
Mafia Roma, Assegnata scorta a Orfini
Per motivi di sicurezza è stata assegnata la scorta a Matteo Orfini, commissario del Pd Roma e presidente del partito nazionale. Orfini è stato posto sotto tutela su decisione della Prefettura di Roma. Orfini è stato nominato commissario dopo le vicende di Mafia Capitale.