Mercato del lavoro e tasse alle imprese: non importa che Atene stia affrontando una crisi economica e sociale senza precedenti, batte comunque l’Italia su 12 diversi punti.
Mercato del lavoro e tasse alle Imprese: Grecia-Italia, 12 a 0
Stando a una ricerca del centro studi ImpresaLavoro, che ha rielaborato i dati pubblicati dal World Economic Forum e dalla Banca Mondiale, la Grecia batte l’Italia 12 a 0 sul fronte del mercato del lavoro e della tasse alle imprese.
Basta guardare alle classifiche del “Global Competitiviness 2014-2015”: la Grecia è 118esima per quanto riguarda l’efficienza generale del mercato del lavoro (l’Italia è 136esima), 108esima nella collaborazione tra lavoratori e imprese (L’Italia è 137esima), 118esima per flessibilità nella determinazione dei salari (l’Italia è 138esima), 92esima riguardo all’efficienza nelle modalità di assunzione e licenziamento (Italia solo 141esima).
La Grecia è migliore dell’Italia anche per legame tra salari e produttività (121esima contro 139esima), effetto della tassazione sull’incentivo a lavorare (138esima contro 143esima), oltre che per la scelta in base al merito dei manager (i greci sono al 98esimo posto, il Bel Paese solo 122esimo). Andiamo male rispetto ai greci, inoltre, sulle capacità di trattenere i talenti (Italia solo al 121esimo posto contro il 96esimo dei greci) e di attrarli (ci divide solo una posizione: 127esimi i greci, 128esimi noi).
Mercato del lavoro e tasse alle imprese: “scivolando” verso la Grecia
La ricerca di ImpresaLavoro, basandosi sul rapporto “Doing Business 2015” della Banca Mondiale, evidenzia anche che il Total Tax Rate delle imprese greche (49,9%) è decisamente inferiore rispetto a quello che pesa sulle omologhe italiane (arriva fino al 65,4%). La repubblica ellenica fa meglio di noi anche sulle modalità di pagamento delle imposte sia per il numero di adempimenti (8 contro 15) sia per il numero di ore impiegate da ciascuna azienda ogni anno (193 contro 269).
Anche se l’Italia ha dei fondamentali economici migliori di quelli greci – ha dichiarato il Massimo Blasoni, presidente di ImpresaLavoro, a margine della diffusione della ricerca – “occorre notare come l’analisi puntuale di due aspetti importanti dell’economia come efficienza del mercato del lavoro e tassazione sulle imprese dimostrino l’arretratezza del nostro Paese. Non è un dato banale perché i fondamentali economici sono figli delle scelte fatte in passato: liberare le nostre aziende da un fardello fiscale ormai insostenibile e produrre regole sul lavoro semplici e certe sono due passaggi non più rimandabili su cui il governo si dovrebbe impegnare maggiormente. Altrimenti il rischio è di scivolare sempre più verso la Grecia”