Fitto vuole rifare il centrodestra ma rischia di isolarsi al centro e restare (quasi) solo
L’impegno e gli sforzi profusi Raffaele Fitto potrebbero non bastare per evitare di trovarsi politicamente ‘relegato’ o addirittura isolato al centro dell’agone politico. Dopo l’uscita da Forza Italia ed il lancio del soggetto politico Conservatori e Riformisti l’europarlamentare Fitto continua a parlare della ricostruzione del centrodestra come proprio orizzonte politico.
La sua distanza da Berlusconi è stata certificata dalle ultime elezioni regionali: in Puglia, suo vero feudo elettorale, Fitto ha sostenuto un candidato diverso da quello di Forza Italia. Ed oggi, sebbene sia ancora molto presto, le opposizioni di centrodestra sembrano non riuscire a dialogare tra loro. La domanda lecita è la seguente: nell’ipotesi (in discussione tra i vertici dei due movimenti) di lista unitaria tra Lega e Forza Italia cosa ne sarà di partiti come quello appena lanciato da Fitto e di altri soggetti come il Nuovo Centrodestra di Alfano & Co.?
Fitto: “Non correremo da soli”
“Il centrodestra va totalmente rifatto. Ma se per ricostruirlo si ammicca alle riforme del governo, si parte male”. “Il punto di partenza è lavorare a un’alternativa al governo Renzi”, ma “non è che si può pensare a un contenitore in base all’utilità del momento, ne’ si possono fare proclami di unità sulla simpatia delle persone”. “Ovviamente non abbiamo l’ambizione di correre da soli. Forza Italia e la Lega stanno iniziando un percorso di avvicinamento. Se ci sono regole precise e democrazia noi ci siamo”, prosegue secondo cui “la stagione di Berlusconi è finita” e il nuovo leader “va scelto dai cittadini” con le primarie.