Molise, arrestato l’assessore regionale Massimiliano Scarabeo
È stato arrestato dalla Guardia di Finanza, questa mattina, l’assessore alle Attività produttive del Molise Massimiliano Scarabeo. Le accuse mosse sono la frode fiscale e truffa aggravata ai danni della Regione. In manette anche il fratello Gabriele. Massimiliano Scarabeo e suo fratello, entrambi ai domiciliari, gestiscono l’omonimo gruppo industriale che produce e commercializza componentistica elettrica, con un fatturato stimato a circa un milione di euro. Il gruppo ha sede a Venafro (IS) e Sesto Campano (IS), ma opera in tutta la regione attraverso una serie di aziende.
L’attività di politico e imprenditore
Scarabeo, inoltre, è stato consigliere comunale a Venafro, prima di approdare, nel 2006, al Consiglio regionale nelle file della Margherita. Non riconfermato nel 2011, quando si presentò nella circoscrizione di Isernia per Alleanza per l’Italia, nel 2013 ha varcato nuovamente la porta dell’emiciclo di Campobasso, essendo stato eletto sempre nella lista isernina del Partito Democratico.
Perquisizioni e sequestri della Gdf negli uffici dell’Assessorato
Il tutto è partito da l’operazione “Alta Tensione”, che la Guardia di Finanza ha condotto tra le province di Campobasso ed Isernia, con una serie di perquisizioni in abitazioni private, aziende e uffici pubblici, tra cui la stessa regione.
I finanzieri, infatti, si sono intrattenuti sia nella sede dell’assessorato regionale alle Attività produttive di Contrada delle Api per tutta la mattinata, facendo perquisizioni e sequestrando alcuni documenti e tre computer. Inoltre, la Guardia di Finanza di Isernia ha scavato anche tra i carteggi del gruppo Scarabeo. Durante le operazioni in regione è giunto per qualche minuto uno dei due legali dell’assessore, Mariano Prencipe.
Lo difenderà il parlamentare Danilo Leva
Oltre a Prencipe, nel collegio difensivo di Massimiliano Scarabeo ci sarà il parlamentare del Partito Democratico Danilo Leva, già segretario regionale della formazione di Renzi in Molise e responsabile nazionale della Giustizia ai tempi della segreteria Epifani. “Sono convinto dell’estraneità di Massimiliano alla vicenda” ha affermato il deputato che ha aggiunto che “tra qualche ora saremo in grado di esprimere una valutazione più compiuta perché leggeremo gli atti”.