Calo di iscrizioni per l’istituto universitario Cepu. Il fondatore si è rivolto al Tribunale per cercare di sanare la situazione e salvare l’azienda che conta 120 sedi in Italia e all’estero. Secondo quanto scrive Milano Finanza, il fondatore dell’azienda ha deciso di chiedere il concordato preventivo. Il gruppo dal 2010 ha perso il 40% di fatturato per varie ragioni tra cui anche il generale calo delle immatricolazioni all’Università.
Tra le cause della crisi economica, c’è stata anche la mancata rilevazione dei ricavi relativi al contratto con il ministero libico per circa 15 milioni. Tra i debiti ci sono le pendenze con l’erario, Inps e fornitori ancora non pagati.
CEPU: è allarme occupazione
A 82 dipendenti sono state già comunicate le procedure di licenziamento. Oltre alla storica sede di Sansepolcro, la riduzione di personale riguarderebbe altre due sedi, Città di Castello e Roma.
La CGIL dichiara che si tratta di “un duro colpo per le persone, per l’azienda, con la perdita di competenze, ma anche per l’intera comunità. Più volte abbiamo cercato, invano, di instaurare regolari relazioni sindacali con l’azienda ed ora ci appelliamo ai vertici pubblicamente reiterando questa richiesta e ribadendo che i diritti delle persone vanno salvaguardati e gli obblighi di legge rispettati”.