Se ne parla da una settimana, stasera ad Arcore il leader della Lega Matteo Salvini incontrerà il padre di tutte le coalizioni di centrodestra che si sono susseguite negli ultimi vent’anni, ovvero Silvio Berlusconi. I nodi da sciogliere sono tanti: lista unica per il 2018? Salvini candidato sindaco di Milano nel 2016? Oppure candidato premier?
Centrodestra unito può battere Renzi
Almeno su una questione sono tutti d’accordo: rimettere insieme i cocci del centrodestra. Berlusconi non ha paura dei sondaggi, sa che una coalizione trasversale, sul modello della Liguria di Toti o del Veneto di Zaia, può aspirare al ballottaggio contro il Pd, previsto dall’Italicum – in caso nessuna coalizione superi il 41% alle elezioni. Lo pensa anche il senatore Maurizio Gasparri: “E’ esploso il renzismo che adesso si sta sgonfiando. E noi dobbiamo riprendere la nostra azione con entusiasmo e ottimismo”.
Dove vuole andare Salvini
L’elemento da non sottovalutare è l’aspirazione di Salvini, “l’altro Matteo”, a guidare la lista unica. Chissà se oggi il Cavaliere gli proporrà Milano per smorzare le sue ambizioni. Sicuramente le parole che hanno preceduto e seguito il raduno di Pontida sono state distensive. “Con la Lega c’è un’ottima collaborazione, in Liguria come in Lombardia e in Veneto, e vedrete che alla fine una soluzione la si troverà a 360 gradi”, così ha ribadito Giovanni Toti, prima consigliere politico di Forza Italia ora anche governatore della regione ligure.
La partita è tra i due leader. Il tempo è dalla loro parte. Repubblica fa sapere che il sogno di Berlusconi è di “chiudere il giovane e rampante capo leghista nel recinto dorato di Milano”. Nella cerchia berlusconiana più ristretta si sostiene: “Salvini ha capito che le politiche sono lontane e non potrà continuare a cambiare felpa e t-shirt ancora per due o tre anni”. In fin dei conti l’ago della bilancia del centro-destra del futuro si trova qui: il posto dell’altro Matteo sarà Milano o il Paese intero?
Incontro Salvini Berlusconi: accordo più probabile sui contenuti e sul simbolo
Sarà probabile una lista unica, con un simbolo che non escluda l’immagine della Lega Nord, “perché è così che vogliono gli elettori” – lo dichiarano fonti vicine al segretario del Carroccio. Da limare è soprattutto la visione sull’Europa. Sull’euro sono entrambi scettici, sulla permanenza nell’Unione c’è una differenza più marcata. La questione, fa sapere La Stampa, verrà approfondita nei mesi estivi, che parla di “un patto-antieuro” e di un accordo nel centrodestra come “una porta in faccia al Patto del Nazareno”.
Per l’Huffington Post ci sarebbe stato già un incontro segreto tra i due leader, successivo a Pontida. Non è un caso che il giorno dopo sia uscita su Il Giornale una lunga intervista a Berlusconi, che archivia definitivamente l’accordo con Renzi al Nazareno. Così ha lanciato la proposta a Salvini: “Occorrerà realizzare un contenitore più ampio, del quale Forza Italia e la Lega siano parte, che si rivolga non solo ai partiti, ma anche alle associazioni, ai gruppi, ai movimenti di opinione, ai cittadini non organizzati in partiti”.