Dopo gli arresti riguardanti gli appalti per l’Expo intervento del sottosegretario Graziano Delrio secondo il quale la corruzione si “combatte puntando su tre leve: massima trasparenza di tutti gli atti amministrativi; semplificazione; professionalità degli amministratori, da premiare in base ai risultati”.
Secondo Delrio, intervistato dalla Stampa, l’inchiesta della magistratura “non creerà assolutamente problemi, ma invece aiuterà Expo. Rispetteremo i tempi: l’Italia non è quella delle persone arrestate e vincerà la sfida”. Sulle misure prese dal governo dopo gli arresti, Delrio spiega: “Abbiamo già preso l’impegno di una task-force a palazzo Chigi, che continuerà il lavoro di coordinamento e di supporto con più forza di prima. Mi pare – osserva quindi il sottosegretario – che in questo momento e per questo tipo di problemi, il pericolo non stia nei partiti. Nei primi commenti invece si tende ad enfatizzare il precedente di Tangentopoli, ma se sbagli analisi, sbagli anche i rimedi. In questo caso stiamo parlando di aziende, di consuetudini, di favori fatti tra persone che hanno interessi di tipo diverso da quelli della politica, che a sua volta deve però vigilare”. Delrio esclude la strada di nuove norme sugli appalti. “Non servono. Nel passato, sbagliando, abbiamo immaginato di combattere le corruzione, complicando le norme”.
Expo, Ministro Martina “Ora task force e 60 milioni” – Per il ministro Martina “sembra che il passato voglia fermare il futuro e non possiamo permettercelo. Affiorano persone e metodi antichi che non possono compromettere la buona riuscita di questo evento, una opportunità enorme per il nostro Paese”. Il ministro dell’agricoltura Maurizio Martina al Corriere afferma: “quando ho saputo degli arresti mi è parso surreale” e aggiunge martedì a MIlano “il governo si presenterà per ribadire la propria fiducia al commissario e ai lavoratori” e la task force “ci sarà» e «sarà l’interfaccia tecnica di Expo a Roma”. Sui 120 milioni di euro che mancano al bilancio 2014, “sessanta – spiega Martina – sono un problema che deve risolvere il socio camera di Commercio. Per gli altri 60, la quota che la Provincia non verserà, il governo, tramite il ministero delle Infrastrutture, si è impegnato a garantire la copertura e lavorerà anche nei prossimi giorni”. “Il governo – sottolinea il ministro – è ogni giorno concretamente impegnato per Expo”.
Il Vaticano “Corruzione va combattuta” – Sugli scandali legati all’Expo 2015 interviene anche la Santa Sede. “La corruzione fa parte del male del mondo e può risorgere, non dobbiamo mai abbassare la guardia e bisogna raddoppiare gli sforzi per combatterla”. Parole di Pietro Parolin, Segretario di stato Vaticano interpellato a margine del classico appuntamento al Salone del Libro di Torino. Riguardo al lascito di Tangentopoli, a 20 anni di distanza, Parolin aggiunge: “Tangentopoli è servita, però finché esiste il mondo il male continua ad avere i suoi effetti”.