Niente rinnovo per la Loquenzi, capo della comunicazione del M5S alla Camera. Del clima di tensione all’interno del M5S vi avevamo già dato conto tempo fa. Argomento nevralgico, ora come allora, la carica di capo della comunicazione. Una carica sulla quale la Casaleggio Associati ha sempre avuto l’ultima parola, ma ora non più.
26 contrari, 17 favorevoli
Il gruppo parlamentare, che tra l’altro elargisce gli stipendi del personale addetto alla comunicazione, ha fatto valere la propria posizione in assemblea. Una netta contrapposizione a quello che era il volere di Gianroberto Casaleggio, il guru del Movimento 5 Stelle. 26 i voti contrari al rinnovo del contratto, 17 favorevoli.
Lombardi: “Domani giornali non parleranno d’altro”
Non si fa fatica a capire il volere, da parte della stessa assemblea, di tenere segreta la notizia riguardo l’esito della votazione. Un volere destinato a scontrarsi da subito con la realtà dei fatti. Ecco la voce di Roberta Lombardi: “Inutile parlare di Mafia Capitale, domani i giornali non parleranno d’altro”.
Come reagirà Casaleggio?
Dietro l’angolo, come paventano in molti, potrebbe esserci qualche ripercussione all’interno del M5S. Quale sarà la reazione di Casaleggio lo scopriremo presto. Altrettanto avverrà per quella dell’ufficio stampa del Movimento dal quale ci si attende un atto di solidarietà verso la Loquenzi.
Un attacco al direttorio
Il dato di fatto, per ora, oltre alla cessazione dell’attività di capo comunicazione alla Camera della Loquenzi, effettiva da luglio, resta il duro attacco dell’assemblea al direttorio del M5S. A schierarsi contro Casaleggio figurerebbero tra gli altri anche l’attuale capogruppo Francesca Businarolo, il vicecapogruppo Giorgio Sorial, l’ex capogruppo Fabiana Dadone.
Terza sostituzione in due anni
Un attacco dall’alto che porta il M5S, reduce dall’ascesa nei consensi all’ultima tornata elettorale, alla terza sostituzione del capo comunicazione in soli due anni. A precedere la Loquenzi, il dimissionario Caris Vanghetti ed il suo successore Nicola Biondo. Quest’ultimo fece le spese della lotta che lo vide contrapposto al gruppo comunicazione del Senato.
Parlamentari M5S pronti a ritagliarsi autonomia
Una carica importante, quella di capo comunicazione all’interno del Movimento, che di tanto in tanto mostra i segni evidenti della spaccatura tra i due fondatori, Grillo e Casaleggio, e i parlamentari cinque stelle. Questi ultimi sono sempre più determinati a far valere le proprie idee e ritagliarsi la propria autonomia rispetto alla direzione centrale.