Migranti, vertice a Palazzo Chigi tra Governo ed enti locali. Ad aprirlo, le parole del Presidente del Consiglio Matteo Renzi: “Sul tema dell’accoglienza ci vogliono soluzioni che rispondano a requisiti etici e criteri di ragionevolezza”.
Il premier: “Orgogliosi e grati per quanto fatto dall’Italia”
L’idea del premier è chiara: “I richiedenti asilo si accolgono, i migranti economici vengano rimpatriati”. Aggiunge: “Per noi gli immigrati in mezzo al mare si salvano, siamo orgogliosi e grati per quello che ha fatto l’Italia”.
Migranti, Zaia: “I prefetti si ribellino”
Non sembra sulla stessa lunghezza d’onda il “compagno Zaia”, come scherzosamente lo ha apostrofato Renzi, che già prima di entrare a Palazzo Chigi ha voluto rivolgere il suo invito ai prefetti a “ribellarsi, rispettare le istanze dei territori, rappresentare, nel mio caso, i veneti fino in fondo e non rispondere più al telefono al governo”.
“Intervento tardivo del Governo”
L’attacco del governatore del Veneto prosegue: “Sull’immigrazione paghiamo l’incapacità di un governo che non si è accorto che nel 2012 aveva 13mila immigrati, 43mila nel 2013, 170mila nel 2014 e oggi 200mila”. A suo avviso l’intervento del Governo è stato eccessivamente tardivo. Al punto da giustificare la reazione dei prefetti che lui stesso ha invocato.
Renzi: “Più l’Italia si mostra compatta, meglio è”
Le parole di Zaia si scontrano con l’intento di Renzi di mostrare un’Italia unita e compatta al cospetto di Bruxelles sul tema immigrazione: “Ci vuole condivisione in Europa. E più l’Italia si mostra compatta, meglio è”. E ancora: “Siamo un paese serio, solido, la cui risposta sul tema immigrazione deve essere condivisa e congiunta”. Il tutto motivato dall’affermazione: “La Sicilia è la frontiera non solo d’Italia, ma di Europa”.
Maroni: “Riunione deludente”
Un invito mal accolto, oltre che da Zaia, anche dal governatore della Lombardia Roberto Maroni. Secondo quest’ultimo la riunione è stata fondamentalmente inutile: “Ci ha riconvocato tra 15 giorni”. Dal Governo, aggiunge, non è arrivata “nessuna risposta concreta ai problemi”.
“Solo chiacchiere, io chiedo risposte concrete”
Ed ha poi attaccato: “Continua il caos immigrazione. Il premier ha chiesto unità ma sono solo chiacchiere, io chiedo risposte concrete a piani concreti”. Sottolineando ancora: “Ho chiesto di sapere il luogo dove si fa la verifica di chi è richiedente asilo e chi migrante. Non c’è possibilità di distinguerli. Non si può fare un rimpatrio. È incredibile. Assolutamente incredibile”.
Crocetta: “Dobbiamo attivare meccanismo condivisione”
A Maroni e Zaia risponde il governatore della Sicilia Rosario Crocetta: “È assurdo che le regioni del Nord scarichino su quelle del Sud l’intero onere dell’accoglienza, in particolare sulla Sicilia, che subisce l’impatto più forte”. E in accordo a quanto detto dal presidente del Consiglio ha aggiunto: “Noi dobbiamo attivare il meccanismo della condivisione, e lo dobbiamo fare sia sul piano interno, sia su quello internazionale, con la Comunità europea che non può sottrarsi alle sue responsabilità delegando tutto all’Italia”.
Fassino: “Maggiori garanzie per i comuni”
A chiedere maggiori garanzie per i comuni il sindaco di Torino Piero Fassino. Nel corso del vertice il presidente dell’Anci ha chiesto l’istituzione di hub regionali per lo smistamento dei migranti ai vari comuni invocando quindi la necessità di una fase intermedia tra quella dell’accoglienza e quella successiva.
Esordio silenzioso per Vincenzo De Luca
Esordio con astensione dalle dichiarazioni pubbliche invece per il neo-governatore della regione Campania Vincenzo De Luca. Quest’ultimo è entrato a Palazzo Chigi dal retro schivando telecamere e microfoni.