Openpolis e la nuova collana sulla cooperazione: l’Italia spende poco

Pubblicato il 26 Giugno 2015 alle 14:33 Autore: Daniele Errera

 

Openpolis, l’osservatorio civico della politica italiana, ha una collana – la Minidossier – che fra qualche tempo vedrà una nuova sezione al proprio interno: quella della cooperazione internazionale allo sviluppo. Un focus realizzato in collaborazione con Action Aid.

Quando si parla di cooperazione internazionale allo sviluppo si tratta di organizzazioni non governative. Ovvero di quelle associazioni che lavorano in progetti per la riqualificazione di alcune zone del mondo, spesso definite ‘dimenticate da Dio’. Africa, Asia ed America Latina specialmente. Quei luoghi dove lo sfruttamento europeo, tra la fine dell’ottocento e buona parte del ‘900, ha costituito alcuni squilibri evidenti ancora al giorno d’oggi.

africa

Adesso Openpolis ha deciso di dedicare uno spazio alla cooperazione internazionale, soprattutto alla luce del nuovo slancio del Governo Renzi (approvazione della Legge n. 125/14 del 11 agosto 2014, circa il tema). Openpolis presenta il progetto elencando una serie organizzazioni internazionali che spendono sul fronte: UE, l’Agenzia Internazionale per lo sviluppo e le banche regionali di sviluppo. Poi tante altre ancora. Nonostante questo però, nell’ultimo decennio si è verificata una decrescita dei fondi spesi per la cooperazione: si passa dai 4,5 miliardi del 2005 ai 2,9 del 2014. Praticamente dallo 0,29% sul reddito nazionale lordo allo 0,16%. E Bruxelles, sottolinea Openpolis, chiede il traguardo minimo dello 0,7%. Un passo indietro rispetto agli altri paesi del vecchio continente che il centro studi vuole evidenziare e stimolare a crescere verso percentuali tipiche di uno dei paesi più industrializzati al mondo.

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Daniele Errera

 

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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