Nasce presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” l’iniziativa per la formazione di esperti in lobbying e relazioni istituzionali. La Winter School aprirà i battenti il prossimo 16 ottobre ed è il frutto della partnership tra l’Università, l’Anci, Parlamento europeo, Associazione il Chiostro, I-Com e Comin&Partners.
“Tassello fondamentale per democraticità sistema”
Obiettivo primario della scuola sarà quello di formare una rappresentanza degli interessi trasparente e regolamentata, “un tassello fondamentale per la democraticità del sistema e rende più competitivo e concorrenziale il nostro sistema economico”.
Lobbying è rappresentanza degli interessi
È la trasparenza la via per fugare il campo da ogni accezione negativa del termine lobbying. Dietro tale termine altro non c’è che la rappresentanza degli interessi di una organizzazione privata o pubblica presso i centri decisionali sia di produzione legislativa che regolamentare. Non vi sono dunque “azioni occulte volte a proteggere una casta o un interesse privato” come spesso sottinteso nella accezione giornalistica del termine.
Al fine di perseguire trasparenza, professionalità e responsabilità, la Winter School si prefigge lo scopo di offrire “conoscenze approfondite delle regole, dei procedimenti decisionali e degli strumenti per imparare a comprendere ed a svolgere in maniera trasparente e professionale l’attività di lobbying nella gestione dei rapporti istituzionali, nel rispetto della legislazione vigente”.
Un campo di battaglia sempre più ampio
L’attività di lobbying vede ogni giorno di più l’ampliarsi del proprio campo d’azione. Ai centri di decisione nazionali si accompagnano altri luoghi di produzione del diritto a livello regionale e sovranazionale: Giunte e Consigli regionali, Parlamento Europeo. Aumentano gli interlocutori e quindi aumentano anche le conoscenze richieste per poter svolgere l’attività di lobbying nel migliore dei modi.
Winter School con lo sguardo rivolto agli Usa
La Winter School guarda agli Stati Uniti, patri del lobbying. Lì l’attività è riconosciuta e regolamentata praticamente da sempre. Nel nostro paese è stata quasi sempre appannaggio di poche aziende, sindacati e grandi associazioni di rappresentanza di impresa o del commercio. Ma anche in Italia qualcosa, in tal senso, inizia muoversi.
Trasparenza e professionalità
Il merito di ciò sarebbe proprio nel tentativo di rendere l’attività di rappresentanza e comunicazione istituzionale sempre più trasparente e regolamentato. Finalità dichiarata della Winter School.
Curare gli interessi collettivi oltre che dei singoli
Ma la sua diffusione e il suo riconoscimento sono anche legati alla possibilità di legare tale attività, oltre che agli interessi dei singoli, anche a quelli collettivi. Si pensi in tal caso alla lobbying a tutela dell’ambiente, del territorio, della ricerca o del sociale.
I potenziali destinatari del corso
Scoperte le finalità e gli obiettivi del corso di formazione (approfondibili qui), non resta che passare ai destinatari dello stesso: laureati di ogni tipo; manager della pubblica amministrazione; collaboratori dei membri delle assemblee legislative e degli organi esecutivi; ma anche dipendenti di: imprese private e gruppi di interessi (federazioni professionali, sindacati, ecc.); enti e istituzioni pubbliche locali, nazionali, sovranazionali e internazionali; agenzie di comunicazione e public affairs; associazioni, ONG e Onlus; banche e società di consulenza; free lance e liberi professionisti; funzionari ed operatori presso gli organi costituzionali.