Migranti, Salvini: “Alfano parla di rimpatri? Sembra un leghista, si è svegliato”
Nuovo confronto a distanza sul tema migranti tra il ministro dell’Interno Angelino Alfano e il leader della Lega, Matteo Salvini. In un videomessaggio trasmesso durante il Festival del Lavoro di Palermo, presso il Teatro Massimo, Alfano ha parlato della necessità di rimpatriare al più presto gli immigrati “che non hanno diritto di stare qui”.
“Abbiamo vissuto una crisi economica più lunga delle guerre mondiali, e abbiamo un grave problema di disoccupazione, soprattutto al Sud e tra i giovani, per poter immaginare che un immigrato possa togliere lavoro a un italiano”, ha affermato Alfano. “Questo è davvero inimmaginabile. Ecco perché un conto è accogliere i profughi, altro rimpatriare chi non ha diritto”.
“Mentre l’Europa – sottolinea Alfano – deve accogliere i migranti che scappano da guerre e da persecuzioni, come prevedono le regole di civiltà di questo nostro grande continente, noi dobbiamo rimpatriare chi entra in Italia irregolarmente. Potenziare il sistema dei rimpatri è la scelta giusta che può dare conto anche all’opinione pubblica, stanca di vedere sbarchi”, il 92% dei quali parte dalla Libia.
“Per la prima volta l’Italia ottiene un risultato a livello europeo che dà l’idea di un primo passo in avanti. Certo, non abbiamo ottenuto tutto quello che avremmo voluto, ma abbiamo ottenuto più di quanto si sia mai ottenuto in Europa in materia di immigrati”, ha aggiunto il leader di Ncd a proposito dell’accordo siglato nel Consiglio Ue sulla redistribuzione di 40mila richiedenti asilo da Italia e Grecia.
Migranti, Salvini: “Regole o è anarchia”
Al Ministro dell’Interno ha risposto, sempre tramite videoconferenza, Matteo Salvini: “Ho sentito il videomessaggio di Alfano in cui parlava dei rimpatri degli immigrati e devo dire che sembrava un leghista. Solo ora si è svegliato… Fino a 15 giorni fa dire che bisognava espellerli era una roba da barbari, mentre oggi è il Governo a dirlo”, ha affermato il numero uno del Carroccio.
Migranti e permesso di soggiorno: Salvini replica a Orlando
Salvini a replicato anche al sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il quale aveva avanzato la proposta di abolire il permesso di soggiorno “se non vogliamo essere considerati complici del genocidio in corso nel Mediterraneo”: “Il sindaco di Palermo Orlando parla dell’abolizione del permesso di soggiorno, ma ha dipinto l’anarchia, un altro pianeta. Mi sembra una visione del mondo bizzarra, egoista, difficilmente gestibile. Insomma, se si tolgono i diritti e i doveri è anarchia totale”, ha affermato Salvini.
“Chi lo spiega ai 22 mila fessi che aspettano una casa popolare a Milano, che accogliere è un diritto inalienabile? Migrare è un diritto – ha aggiunto il leghista – ma si devono rispettare i doveri. Se non mettiamo delle regole, tra 30 anni parleremo di un grande caos, io vorrei che qualche regola la mettessimo”.