Compagna e portavoce, Elena Laterza al centro delle polemiche ma Emiliano difende la sua decisione
L’avventura di Michele Emiliano alla presidenza della Regione Puglia inizia tra le polemiche. Il neo-eletto governatore è alle prese con la non facile composizione della giunta (raccontata nel nostro articolo) ma ieri ha effettuato le prime due nomine: portavoce e capo di gabinetto. A far discutere è la nomina di Elena Laterza come suo portavoce.
Il perché è presto detto: la giornalista professionista di 37 anni che ha coadiuvato Emiliano anche nei suoi dieci anni da sindaco di Bari è anche la sua compagna. Tanto è bastato per far scattare le proteste dei consiglieri del M5S che hanno commentato parlando di “scelta inopportuna” e ricordato della regola che varrà per il gruppo del MoVimento in consiglio regionale che vieta il coinvolgimento di parenti o persone legati da vincoli sentimentali tra i collaboratori del gruppo politico.
Dal canto suo la giornalista Elena Laterza ha spiegato: “Il mio lavoro è sotto gli occhi di tutti ormai da undici anni. Non intendo buttare a mare la mia vita professionale”.
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“Intuito personae”
Ieri ho nominato come previsto dalle procedure il capo di Gabinetto e l’Addetto stampa. Si tratta delle prime due nomine previste dalla legge che il presidente sceglie sulla base di un intuito personae, e dunque sono fiduciarie e limitate alla durata del mio mandato. La scelta dell’addetto stampa corrisponde alla conferma di una giornalista professionista che ricopre quel ruolo nel mio staff dal 2004, oltre undici anni. La scelta è conforme alle regole di legge che sono state rispettate, è fondata su un curriculum ineccepibile, è trasparente visto che me ne sono assunto pubblicamente la responsabilità e la qualità della sua attività giornalistica è riscontrabile da chiunque. Dal punto di vista dell’opportunità escludo che un’amicizia protratta nel tempo, la comune militanza politica, la stima e la fiducia reciproca siano più o meno opportune di altri sentimenti umani non caratterizzati da vincoli giuridico-patrimoniali. La mia scelta non è dunque motivata da ragioni private, bensì esclusivamente professionali come è avvenuto nel 2004 e nel 2009. I sentimenti nascono e muoiono in modo imprevedibile e inaspettato e non dovrebbero essere utilizzati nella polemica politica. È infatti la legge che stabilisce i confini dell’opportuno e dell’inopportuno, soprattutto con riferimento a nomine fiduciarie di componenti dello staff.