Il caso delle primarie di Milano
Le primarie sono ormai un istituto decennale in Italia. Proposte e sperimentate nel 2005 per eleggere il leader della coalizione di centrosinistra, l’Unione (Prodi stravincitore), adesso sono utilizzate in migliaia di realtà: dai Municipi alle Regioni, passando per i Comuni. A Milano si preparano in vista delle Comunali 2016. Ma c’è chi nello stesso schieramento frena.
Primarie di Milano, Pisapia: “Ci saranno”
Pisapia è risoluto: “Le primarie ci saranno, e saranno le più belle d’Italia a livello di capacità di partecipazione”. Lui non si candiderà, una legislatura è fin troppo. Ma il centro sinistra sarà unito per fronteggiare il ritorno della destra (Lega sempre su percentuali alte, Forza Italia in rispolvero) e Corrado Passera, outsider di lusso. Pisapia sostiene di ammirare il lavoro degli “11 saggi, che stanno lavorando su una Carta di valori che uniscono un centrosinistra ampio”, in modo da non costituire l’errore di altre zone d’Italia, dove le primarie “hanno fallito perché si faceva appello a forze che non rientravano nello schema dei valori condivisi”.
Guerini frena
C’è chi, però, nello stesso centrosinistra non ritiene le primarie uno strumento assoluto. Sul caso di Milano è intervenuto niente di meno che il vice segretario nazionale del Pd, Lorenzo Guerini, quando ha affermato in una riunione al Nazareno come le primarie non fossero più un dogma. Una svolta per chi è ritenuto un renziano di ferro. Precedentemente erano – e lo sono ancora, c’è da evidenziare – i dalemiani/cuperliani/bersaniani a giudicare non sempre positivamente le elezioni per la candidatura ad un incarico pubblico.
Gli aspiranti sindaci scaldano i motori
C’è chi, invece, scalda i motori perché ritiene che le primarie a Milano si faranno, sono nel dna del centro sinistra. E’ l’assessore alle Politiche Sociali e Cultura del Comune, Pier Francesco Majorino. Sa di poter contare sull’appoggio della sinistra: da Sel fino ai comunisti, passando pure per l’ex Civati, lombardo e forte a Milano. E’ per questo che annuncerà la sua candidatura al Teatro Litta, giovedì 9 luglio. Chi fa eco, infine, a Majorino è il dem Emanuele Fiano. Anticipando il collega di primarie milanesi, il deputato e responsabile nazionale riforme del Pd, annuncerà la sua candidatura (o, a quanto pare, preannuncerà la candidatura) alle primarie per Milano sabato 4 luglio, ore 10:00. “Milano viva, sicura, democratica. Idee e obiettivi per la sfida della Grande Milano”, il titolo dell’iniziativa.
Link per votare al sondaggio sulle primarie di Milano di Termometro Politico
Daniele Errera