La luna di miele tra gli imprenditori e Matteo Renzi è già finita? Leggendo le parole di Pier Silvio Berlusconi, Diego Della Valle e Saverio Moschillo parrebbe proprio di sì. Un anno fa il rottamatore venne salutato da Confindustria come il nuovo Berlusconi. L’unico in grado di far uscire l’Italia dal pantano della crisi. Il 40% alle Europee fu una commistione di vari fattori tra cui l’infatuamento degli imprenditori verso “il nuovo che avanza(va)”. Trecentosessantacinque giorni dopo gli umori sono cambiati, l’infatuazione è scemata, l’occupazione va e viene (come confermano i dati Istat degli ultimi mesi), il Jobs Act non incide. Per questo non devono sorprendere più di tanto le parole di Pier Silvio Berlusconi, uno dei primi imprenditori ad “innamorarsi” politicamente del premier segretario. “L’anno scorso dissi di tifare per la fretta del governo Renzi, ora sembra che le tanto annunciate riforme economiche abbiano accusato un forte rallentamento”. “In questo lasso di tempo è successo qualcosa? No, appunto. È il momento di darsi un mossa” striglia il vicepresidente e amministratore delegato di Mediaset.”Siamo ancora dentro la crisi più lunga che si sia mai affrontata. Da italiano e imprenditore tifo per il mio Paese: credo e spero che il governo trovi al più presto la strada delle riforme”.
Diego Della Valle di fiducia nel governo Renzi non ne ha più. Anzi ne sentenzia la fine anticipata. “Mi dispiace ammetterlo ma credo che questa sia un’esperienza governativa arrivata un po’ alla fine” afferma il patron di Tod’s. “Credo che il presidente della Repubblica debba prendere atto che c’è un governo non votato dal popolo e in assoluto affanno, ma non si può andare a votare ora”, aggiunge Della Valle. “Non si può andare avanti con un governo che non può fare le cose per mille motivi – aggiunge l’imprenditore marchigiano a margine del Milano Fashion Global Summit 2015 – oggi ci vuole un governo di persone che sappiano fare le cose essenziali che servono e che ci porti al 2018, quando andremo finalmente a votare le persone che ci scegliamo. C’è bisogno di gente competente con dei curricula validi, non mettiamo amici e amici degli amici”.
Sulla stessa linea di Della Valle è il patron di Richmond Saverio Moschillo. “Renzi promette, promette, promette, ma tante cose non le fa. L’Italia ha bisogno delle persone che fanno, abbiamo bisogno dei vecchi politici perché una squadra fatta con il 70% dei senior vince”. Secondo Moschillo, Renzi di Berlusconi ha “preso solo la comunicazione”. “Quando c’era il Cavaliere si era convinti che il giorno dopo ci sarebbe stato il sole. Ora invece è tempesta tutti i giorni“. “Si parla di tasse, tasse, tasse”, aggiunge Moschillo, con Berlusconi c’era invece “ottimismo: ci ha fatto lavorare, ci ha fatto spendere e ci faceva pensare che il giorno dopo ci sarebbe stato il sole. Ora è tempesta tutti i giorni”. Renzi è avvisato.